Caccia al detenuto killer in fuga dopo un accoltellamento.
Emanuele De Maria, 35 anni, detenuto a Bollate per l’omicidio di una 23enne, ha ferito gravemente un collega 50enne ed è ora ricercato.
Il sospetto è che possa essere fuggito ancora verso Olanda o Germania. Nel 2016, dopo l’omicidio di una ragazza tunisina di 23 anni, Oumaima Racheb, la polizia tedesca lo scovò a Weener, grazie a un’informazione dei carabinieri di Mondragone. Emanuele De Maria, ora 35enne, era stato condannato a 14 anni e tre mesi e il suo fine pena era fissato a dicembre 2030.
Da quasi due anni lavorava cinque giorni su sette come receptionista all’hotel «Berna», vicino alla Stazione Centrale di Milano. Sei mesi fa era stato assunto a tempo indeterminato. Era considerato un «detenuto modello» e ha partecipato a un’intervista in tv sui reclusi ammessi al lavoro esterno. Ora è ricercato in tutta Italia per aver aggredito gravemente il collega barista 50enne Hani Fouad Abdelghaffar Nasr. Pende su di lui anche il sospetto di un nuovo omicidio, quello della 50enne Arachchilage Dona Chamila Wijesuriya, barista dell’hotel e madre di due figli.
La donna è sparita da venerdì pomeriggio. Doveva presentarsi al lavoro, insieme a De Maria, alle 14.30 ma nessuno dei due è mai arrivato. A far temere il peggio sono stati i poliziotti, perché la donna è stata vista per l’ultima volta poco prima delle 14 insieme a De Maria, nei pressi di Cinisello Balsamo. Due ore dopo, solo De Maria è stato ripreso dalle telecamere della metropolitana.
Il 35enne è riapparso alle 6.15 di sabato mattina all’esterno dell’hotel Berna. Quando ha visto Abdelghaffar Nasr arrivare per il turno di lavoro, lo ha colpito alla schiena con un coltello. Sebbene quest’ultimo sia riuscito a rifugiarsi nella hall, i medici lo hanno operato per sette ore e la sua condizione rimane gravissima. De Maria è scappato a piedi con il coltello ancora in mano. Gli investigatori sospettano che i due eventi siano strettamente legati; De Maria e la collega si erano frequentati anche al di fuori del lavoro, cosa che contravveniva alle prescrizioni del Tribunale di sorveglianza.
L’allerta è scattata col mancato arrivo di De Maria all’hotel. La direzione ha informato i responsabili del penitenziario, ma quando sono andati chez la donna hanno scoperto che non era andata al lavoro. I carabinieri stanno concentrandosi sul Parco Nord e su alcuni appartamenti di Niguarda, ma le speranze di trovarla viva diminuiscono.