«Il campo da calcio più antico? 1600, Scozia, Anwoth»
Più di 200 anni prima della nascita della Football Association, convenzionalmente riconosciuta come l’inizio del calcio, in Scozia si giocava già secondo date e regole. Stasera, un possibile approfondimento da un ricercatore irlandese sulla BBC.
I geroglifici degli antichi egizi, il kemari giapponese, la soule francese, il calcio fiorentino, i vichinghi con il knattleikr, o gli inglesi con il football? Fin dai tempi antichi, l’uomo ha sempre giocato a palla e, da circa due secoli, si rivaluta la paternità del calcio moderno.
Ora, però, potrebbe cambiare per sempre la certezza sulla data convenzionale del 26 ottobre 1863, quando l’Inghilterra ha istituito la Football Association, la prima federazione calcistica. È allora che sono state formulate le regole che oggi comprendono anche il recupero obbligatorio di una partita.
Uno storico dello sport, Ged O’Brien, ex presidente della Association of Sports Historians e fondatore dello Scottish Football Museum, sostiene di aver trovato con l’aiuto della BBC «il campo di calcio più antico del mondo» ad Anwoth, «nel sud della Scozia». La scoperta è stata presentata in televisione il 25 aprile durante il programma A View From The Terrace della BBC Scotland, e potrebbe diventare una delle pietre angolari di una nuova storia mondiale del calcio.

Secondo O’Brien, citato da The Times, i primi indizi emergono da una lettera di Samuel Rutherford, pastore presbiteriano di Anwoth dal 1627 al 1638 e poi professore di teologia all’Università di St Andrews. Nella lettera, racconta di quando giunse nella parrocchia e scoprì «che nella fattoria Mossrobin, la gente giocava a calcio la domenica pomeriggio».
Per O’Brien, questa è «una delle frasi più importanti nella storia del calcio», poiché identifica il luogo in cui si trovava il campo, precisamente un’ex fattoria del XVII secolo nel Kirkcudbrightshire, a un miglio a ovest di Gatehouse of Fleet, vicino all’estuario del Solway Firth, al confine tra Scozia e Inghilterra.
Rutherford non era un sostenitore del gioco, poiché, secondo O’Brien, cercò di boicottare i parrocchiani, spostando anche un campo di pietre in diagonale per impedire loro di divertirsi. Questo gesto potrebbe ora aiutare a identificare il pitch, il terreno di gioco. Infatti, 14 grandi rocce sono state trovate in un’area pianeggiante della fattoria Mossrobin, a pochi passi dalla chiesa del parroco.
O’Brien afferma di aver sempre ritenuto che in Scozia si giocasse a calcio da secoli, non un gioco disordinato, ma un vero calcio: se la storia della fattoria di Anwoth fosse confermata, si anticiperebbe di 236 anni l’idea di un gioco organizzato. «Guardando la mappa, ci sono cinque sentieri che portano ai margini del sito», sottolinea O’Brien, «quattrocento anni fa, tutti sapevano dov’era».
Come si può affermare che fosse codificato? «Se giochi a calcio ogni domenica dell’anno, hai delle regole», evidenzia O’Brien. «Non potevi giocare in modo violento, dovevi lavorare il lunedì». Questo rappresenta l’antenato del calcio moderno, ed è scozzese.
Fonte: www.corriere.it