Volvo XC60 T8: Prova, scheda, recensioni e dimensioni.

“Cambia faccia” e poco altro
La Volvo XC60, in vendita da otto anni e aggiornata nel 2021, subisce un secondo restyling. Le modifiche esterne, come la mascherina a listelli obliqui, i cerchi in lega riprogettati e i fanali più scuri, rendono il design più fresco aunque la sua linea rimane elegante e slanciata. Tecnicamente, l’auto rimane invariata: è disponibile solo in versioni ibride, 4×4, con un motore 2.0 turbo a benzina abbinato a un cambio automatico a otto marce. Le varianti sono: una mild hybrid da 250 CV e due ibride plug-in con 349 o 455 CV totali; è stata provata l’ultima versione.
Cresce il display (e l’ergonomia)
La novità principale nell’abitacolo è il monitor “touch” verticale di 11,2”, rispetto al precedente di 9”. Il sistema multimediale è ora più reattivo, grazie alla piattaforma Snapdragon di ultima generazione, e più intuitivo: la nuova grafica mostra sulla schermata iniziale le funzioni utilizzate di frequente. Tra le modifiche benvenute ci sono una piastra più potente per la ricarica wireless degli smartphone e nuovi portabicchieri.
L’abitacolo della Volvo XC60 offre finiture curate in uno stile elegante e minimalista; lo spazio per quattro passeggeri è ampio, ma il tunnel centrale può disturbare un’eventuale quinta persona. Il bagagliaio della versione plug-in ha una capienza di 468 litri, leggermente inferiore rispetto alla mild hybrid, che ha una batteria più piccola, ma è in linea con le rivali ibride ricaricabili.
Comfort e brio, insieme
I 310 CV del motore 2.0 anteriore con doppia sovralimentazione (turbo e compressore volumetrico), uniti ai 145 forniti dal motore elettrico posteriore, garantiscono uno scatto da vera sportiva. La SUV svedese si comporta bene su strada e ha freni efficienti, ma offre anche un buon comfort: le sospensioni filtrano eccellentemente le sconnessioni e l’insonorizzazione è curata. Le vibrazioni al minimo del motore 2.0 e lo sterzo, pur preciso, risultano un po’ demoltiplicati.
Ibrido da aggiornare
Il sistema ibrido della Volvo XC60 mostra segni di età rispetto a concorrenti più recenti. Con una guida normale, è stato possibile percorrere solo circa 65 km in modalità elettrica, anziché i 80 dichiarati, mentre con l’accumulatore scarico il computer di bordo ha registrato poco più di 10 km/l. La batteria da 14,7 kWh non supporta ricariche presso colonnine “rapide” e accetta al massimo 6,4 kW in corrente alternata: secondo le indicazioni fornite, servono almeno tre ore per una ricarica completa.
Offre tanto, ma la garanzia…
La Volvo XC60 T8 Ultra Dark del test ha un prezzo elevato (78.800 euro), ma allineato alla concorrenza. La dotazione di serie include, tra le altre cose, cerchi in lega da 20”, impianto audio Harman Kardon, sedili anteriori regolabili elettricamente e tetto in vetro apribile. Si può considerare una versione con allestimento Plus (euro 74.000), con ruote da 18” e senza telecamere a 360°. La versione ibrida plug-in meno potente, T6, parte da euro 63.600, mentre la mild hybrid B5 da euro 58.500. In ogni caso, la garanzia è di due anni.