Automotive

Volkswagen rafforza l’architettura SSP per il futuro elettrico.

Volkswagen ha definito i parametri della piattaforma SSP (Scalable Systems Platform), che servirà da base per i prossimi modelli elettrici. Con il completamento dell’“architecture freeze”, si entra nella fase operativa, con l’ingegnerizzazione ormai definita e la contrattualizzazione dei fornitori, sia interni che esterni. A Kassel saranno prodotti componenti chiave per le unità di trazione e la catena di approvvigionamento comprenderà diversi partner esterni. La roadmap di prodotto sarà completata entro la primavera 2026.

SSP sarà utilizzata per veicoli con potenze tra 85 e 850 kW, garantendo un’elevata scalabilità per coprire l’intera gamma, dal segmento compatto a quello premium. Sono previste fino a otto declinazioni architetturali. Tra le caratteristiche principali ci sono la cella batteria unificata, l’architettura a 800 volt e un’alta standardizzazione tra i componenti. L’obiettivo è ridurre i costi di produzione del 20% rispetto alle attuali piattaforme MEB e PPE e semplificare la complessità costruttiva.

Il progetto ha subito ritardi. Quando fu annunciato nel 2021, si prevedeva di lanciare i primi modelli SSP nel 2026. Con il nuovo CEO Oliver Blume e una revisione delle tempistiche, il lancio è stato spostato verso la fine del decennio. Il debutto è atteso nel 2028 con un modello compatto per l’Europa, che potrebbe essere un Golf elettrico o un SUV compatto come T-Roc, mentre Audi potrebbe portare in anteprima un’erede elettrica della A3.

Blume ha sollecitato il management a mantenere rigore nel rispetto delle specifiche, per evitare gli errori già riscontrati con MEB e PPE, dai problemi software alle soluzioni progettuali controverse. SSP rappresenta un tentativo di avviare un nuovo corso con una piattaforma progettata fin dall’inizio per garantire solidità, economie di scala e competitività industriale su larga scala.


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