Undici anni di attesa per un rosso, giallo e verde ideali!

Habemus semaforo! Dopo più di undici anni di lavori, scandali, rinvii e costi lievitati, il Tunnel del Tenda vedrà finalmente la luce. Si continuerà a transitare a senso unico alternato, proprio come nel 2013. Un progresso inaspettato.
L’Italia è quel Paese in cui le grandi opere si dividono in due categorie: quelle che non iniziano mai e quelle che non finiscono mai. Il tunnel del Tenda appartiene alla seconda.
Durante una recente sessione al Senato, è stata annunciata l’imminente inaugurazione della galleria, suscitando applausi e una generale incredulità.
Il ministro delle Infrastrutture ha parlato di “data storica”. In effetti, storica lo è: non tutti i giorni si inaugura un’opera che riporta l’Italia al 2013, con un semaforo d’epoca funzionante. Una cerimonia da ricordare come un esempio di come spendere milioni per riscoprire il traffico a senso unico.
Il cantiere, aperto nel 2013, ha vissuto numerosi colpi di scena: scandali, lavori sospesi, appalti saltati e un aumento dei costi notevole. La tempesta Alex nel 2020 ha persino contribuito a interrompere i lavori in modo drammatico.
Il sindaco di Tenda ha lanciato critiche contro l’impresa e i ritardi, ma aveva già annunciato con coraggio la data dell’inaugurazione, rivelatasi veritiera. Tuttavia, si continuerà a viaggiare a senso unico alternato con semaforo, proprio come nel 2013. Un ritorno al passato, anche se il costo è di 330 milioni. In Italia, il futuro spesso sembra retro.
Ci sarà un incontro al Tenda con il ministro francese, accompagnato da una foto di gruppo davanti a un cartello che annuncia “Lavori in corso – Fine prevista: boh”.
In conclusione, la vera opera d’ingegneria è la capacità italiana di spendere ingenti somme per tornare esattamente al punto di partenza. Col semaforo rosso, naturalmente.