Un graffio sulla Tesla si trasforma in un incubo.

Un graffio può costare molto caro a un proprietario di Tesla Model Y. I costi possono essere sorprendenti.

All’inizio, il danno sembrava insignificante. Qualunque sia la massima spesa che si prevede per un graffio, è sicuramente inferiore a quanto un proprietario ha dovuto affrontare dopo un incidente con la propria Tesla.

Il costo non dipende solo dalla complessità tecnica, ma anche dalle politiche aziendali, che applicano tariffe elevate per i ricambi originali e i servizi specializzati. Inoltre, la crescente difficoltà nel reperire componenti, aggravata dalle instabilità nelle catene di approvvigionamento post-pandemia, complica ulteriormente la situazione.

Un altro aspetto da considerare riguarda l’assicurazione. Se il proprietario si dichiara responsabile, il premio assicurativo potrebbe aumentare di circa 1.000 dollari all’anno per i successivi cinque anni, portando il costo totale a 5.000 dollari. Un graffio può quindi trasformarsi in una spesa che molti non possono affrontare. Vediamo nel dettaglio.

Ci comprava un’altra auto

Riparare una Tesla dopo un incidente apparentemente lieve può comportare notevoli conseguenze economiche e logistiche. Nel caso di un automobilista statunitense proprietario di una Model Y, un urto con un dissuasore ha comportato un preventivo di riparazione di 11.671 dollari, ben oltre il valore visibile dei danni.

Le immagini mostrano danni che appaiono modesti: una porta ammaccata, una modanatura staccata e alcuni segni di vernice. Tuttavia, il preventivo di un’officina autorizzata Tesla ha rivelato che la riparazione richiederebbe oltre 60 ore di manodopera a un costo orario di 91 dollari, raggiungendo quasi 12.000 dollari.

Non è un caso isolato: molti automobilisti segnalano fatture sproporzionate per danni minimi. Un esempio grave è quello di un proprietario di un veicolo elettrico Rivian, che ha ricevuto un preventivo di quasi 85.000 dollari per una riparazione legata a un graffio. Diverse assicurazioni dichiarano veicoli “economicamente non riparabili” anche con danni limitati, scoraggiando le riparazioni e spingendo verso la sostituzione totale.

Questa situazione evidenzia una contraddizione nel settore dei veicoli elettrici: se da un lato i produttori hanno raggiunto livelli produttivi e tecnologici elevati, dall’altro la manutenzione e la riparazione diventano un ostacolo significativo per gli utenti. La promessa di una mobilità più sostenibile si scontra con costi elevati, scarsa disponibilità di pezzi di ricambio e la necessità di interventi altamente specializzati.

In Cina, Tesla sta affrontando difficoltà simili, con aumenti delle contestazioni da parte di clienti insoddisfatti, mostrando come l’accesso a una mobilità a basso impatto ambientale possa diventare un lusso per chi può sopportare spese ingenti, anche per danni minori. Parcheggiare senza danni potrebbe trasformarsi in un notevole investimento economico, mettendo in discussione la diffusione di massa dei veicoli elettrici premium.