Automotive

Testato un’Opel d’epoca di un campione del mondo.

Quando si parla di auto dei calciatori, spesso si immaginano supercar, berline di lusso o SUV dotati di ogni optional. I social media sono pieni di foto degli ultimi acquisti, ma la storia non è sempre stata così. Anche se i calciatori e allenatori di alto livello non hanno mai avuto problemi finanziari, non tutti erano attratti dalle auto più famose del loro tempo. Alcuni guidavano modelli più semplici, come la Opel Rekord B, prodotta tra il 1965 e il 1966, nota per essere stata la scelta di un importante ex allenatore di calcio.

Un veloce ripasso

Sepp Herberger, commissario tecnico della nazionale di calcio della Germania Ovest, è ricordato per aver guidato la squadra alla vittoria nel Mondiale del 1954, battendo l’Ungheria. Questo evento è noto come il “Miracolo di Berna”. Un parallelo con la storia calcistica italiana potrebbe essere fatto con persone come Enzo Bearzot o Marcello Lippi, figure simboliche del successo calcistico nazionale.

Opel Rekord B (1966)

La Opel Rekord B (1966)

Una berlina senza fronzoli

La Rekord B è un’evoluzione del modello precedente, con modifiche estetiche limitate ma visibili, come i fari anteriori squadrati e i posteriori rotondi. La meccanica è migliorata con una carreggiata più ampia e dischi anteriori nel sistema frenante, oltre all’impianto elettrico a 12 volt.

I motori disponibili erano tre versioni a benzina da 1.5, 1.7 S e 1.9 S, e Herberger scelse la più potente da 90 CV. Con una lunghezza di 4,55 metri e un passo di 2,64, la Rekord B ha una linea pulita e ben proporzionata.

Interni minimal, ma ben studiati

All’interno, il quadro strumenti presenta un tachimetro a bande colorate. Il volante è grande e senza servoassistenza, e il design riprende lo stile degli anni ’60. I sedili anteriori, morbidi ma poco contenitivi, non avevano cinture di sicurezza, che sarebbero diventate obbligatorie solo anni dopo.

Interni della Opel Rekord B (1966)

Gli interni della Opel Rekord B (1966)

La produzione si fermò a 296.000 unità. Molti esemplari sono scomparsi, ma qualche berlina è ancora presente sul mercato per circa 10.000 euro, una cifra ragionevole nel contesto attuale.

Alla guida: tutto con calma

Avviare il motore richiede una certa sensibilità, ma una volta in moto, il motore si comporta bene. La Rekord non ama la fretta; è progettata per una guida rilassata. Sebbene il telaio assorba bene le buche, non ci si può aspettare una dinamica sportiva. Lo sterzo richiede movimenti ampi, ma la visibilità è eccellente grazie ai finestrini grandi e alla forma squadrata.

Non sarà un’auto per l’uso quotidiano, ma può risultare affascinante per una gita o un viaggio nel ricordo di tempi passati.


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