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Svolta europea: addio alle multe per le emissioni di CO2.

Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato un emendamento significativo riguardo alle emissioni di CO2.

Il tema affrontato è di grande importanza, soprattutto per il continente europeo, che ha dovuto affrontare l’inquinamento e lo smog con maggiore intensità negli ultimi anni.

La transizione ecologica in Europa sta procedendo a rilento, variando da paese a paese. I paesi del nord sono più avanzati, mentre altri, come l’Italia, sono ancora in ritardo.

Nell’ultimo periodo, l’Europa ha imposto scadenze importanti relative al divieto di vendere auto a combustione termica, che sarà in vigore dal 2035.

Recentemente, una decisione del Consiglio dell’Unione Europea ha sorpreso il settore automobilistico, con la modifica al regolamento sulle emissioni di CO2 per nuove auto e furgoni, accolta positivamente dall’industria.

Modifiche alle regole sulle emissioni di CO2

I marchi automobilistici europei stavano attendendo questo cambiamento, che introduce maggiore flessibilità negli obiettivi ambientali per il periodo 2025-2027. Questo permette di evitare multe immediate per i costruttori che non rispettano i limiti annuali.

Il nuovo meccanismo consente di calcolare le emissioni su una media triennale anziché annuale. Le case automobilistiche potranno compensare eventuali sforamenti in un anno con performance migliori negli anni successivi. L’emendamento entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

Critiche all’emendamento

Questa decisione ha sollevato critiche, in particolare da parte dell’UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, che ha evidenziato come la misura sia giunta in ritardo, mentre i bilanci delle aziende erano già stati definiti.

Secondo l’UNRAE, le case automobilistiche potrebbero essere costrette ad accantonare risorse nei bilanci in mancanza di certezza nel rispetto dei target triennali, generando un impatto economico significativo.


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