Shell sperimenta prezzi variabili per ricarica rapida.

Le tariffe per la ricarica sono generalmente fisse e solo occasionalmente gli operatori apportano modifiche, spesso al rialzo. Shell, attiva nel settore della ricarica per auto elettriche, ha avviato in Germania un esperimento con prezzi dinamici presso stazioni ad alta potenza. In questo caso non ci sono tariffe fisse, ma variabili in base al prezzo spot dell’energia elettrica, determinato quotidianamente dalla borsa elettrica sulla base di domanda e offerta. Ad esempio, a mezzogiorno si può avere un eccesso di offerta grazie alla produzione di energia fotovoltaica, comportando un calo dei prezzi. Al contrario, durante le prime ore serali, la crescita della domanda fa aumentare i prezzi.
COME FUNZIONA?
Il modello di tariffazione dinamica si applica ai clienti privati presso tutte le stazioni di ricarica Shell Recharge, richiedendo l’uso dell’app o della carta di ricarica. Attualmente, si tratta di un progetto pilota mirato a incentivare la ricarica nei momenti di maggiore produzione di energia rinnovabile e minore richiesta di energia nella rete elettrica, consentendo agli utenti di risparmiare in questi periodi. Allo stesso tempo, si intende scoraggiare i rifornimenti durante i momenti di picco, quando i prezzi aumentano.
Non è chiaro quanto durerà questa sperimentazione e se i prezzi dinamici verranno adottati definitivamente. Con questo progetto, Shell è tra i primi gestori di punti di ricarica a implementare un modello di tariffazione dinamica. Anche IONITY ha parlato di prezzi dinamici, ma la propria sperimentazione non è ancora iniziata.
Tradotto in pratica, i prezzi presso le stazioni di ricarica Shell Recharge DC erano di 0,59 euro/kWh con la tariffa “Basic” e di 0,44 euro/kWh con l’e-Deal (uno sconto del 25% per un canone mensile di 4,99 euro). Attualmente, la fascia di prezzo pubblicata è di 0,56-0,67 euro/kWh (Basic) e 0,42-0,50 euro/kWh (e-Deal).