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Riparazione Tesla: da un graffio a un incubo costoso.

Riparare un’auto moderna può rivelarsi problematico, specialmente nel caso di un modello come la Tesla. Un automobilista si è trovato di fronte a un conto di 11.671 dollari dopo aver danneggiato la sua Model Y contro un dissuasore.

La cifra non è l’unico aspetto notevole; la fattura include più di 60 ore di manodopera a 91 dollari l’ora per quello che appariva come un semplice graffio. Le immagini mostrano danni comuni: una porta ammaccata, una modanatura strappata e un po’ di vernice trasferita, senza indicare un intervento così complesso.

Il costo è aumentato non solo per i pezzi, ma anche per la manodopera di un’officina ufficiale. Inoltre, si segnala un potenziale aumento del premio assicurativo. Se il proprietario viene considerato “colpevole”, potrebbe vedere un incremento di 1.000 dollari all’anno per cinque anni, per un totale di 5.000 dollari extra, il tutto per una leggera collisione.

Non è un caso isolato: sempre più automobilisti affrontano fatture elevate. Alcuni hanno riferito di conti ancor più elevati, come quello di un proprietario di Rivian che ha ricevuto un conto di 84.900 dollari per un graffio. Ci sono anche casi in cui veicoli, nonostante danni minimi, sono stati dichiarati economicamente non riparabili dalle assicurazioni.

Mentre Tesla raggiunge traguardi di produzione considerevoli, dietro a questi costi notevoli si cela una realtà complessa: la crescente difficoltà nel reperire pezzi di ricambio, la domanda di servizi specializzati e le rigide politiche di alcune case automobilistiche. La promessa di un futuro sostenibile potrebbe trasformarsi in un lusso per pochi, se anche il semplice atto di parcheggiare comporta costi elevati.


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