Automotive

Renault e Ampere puntano su un fondo cinese per l’elettrico.

Un fondo d’investimento con capitali cinesi ha siglato un accordo con Ampere, divisione full electric del gruppo Renault, per accelerare sull’elettrico in Europa. L’intesa coinvolge anche partner industriali e finanziari cinesi e mira a investire in settori chiave della mobilità nuova: batterie, guida intelligente, cockpit digitali e intelligenza artificiale integrata nei veicoli.

Renault ha una presenza marginale nel mercato automobilistico cinese, ma questo accordo consente ad Ampere di accedere all’ecosistema tecnologico cinese, riducendo i costi e i rischi industriali. Questa struttura finanziaria permette di rimanere connessi all’innovazione asiatica mantenendo il baricentro produttivo in Europa.

Ampere, nata nel 2023, cerca di affermarsi nella transizione elettrica europea. I risultati attuali confermano il loro percorso: la Renault Scénic E-Tech Electric è stata eletta Car of the Year nel 2024, seguita dalla Renault 5 E-Tech Electric nel 2025. Questo traguardo rende il gruppo francese il secondo costruttore a vincere il premio per due anni consecutivi, dopo il primato del 1964.

Dal punto di vista industriale, Ampere ha consolidato il polo produttivo ElectriCity nel nord della Francia, mentre la piattaforma modulare AmpR Medium è il cuore tecnologico delle sue vetture elettriche. Questa base offre solidità per competere a livello globale, in particolare nei segmenti medio-popolari che saranno cruciali in Europa nei prossimi anni.

L’accordo cinese arriva poco dopo l’uscita di Luca de Meo dalla guida operativa del gruppo Renault. Il manager, che ha rilanciato il marchio con un focus su elettrificazione e valorizzazione dei brand, passerà ora al vertice di Kering. La firma dell’intesa con Pechino potrebbe rappresentare un passaggio di testimone, enfatizzando una visione strategica piuttosto che una mossa dell’ultimo minuto.


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