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Prova Renault Symbioz: scheda tecnica e opinioni 1.8 E-Tech 160

Novità meccaniche per la crossover di medie dimensioni, che si presenta con una variante 1.3 turbo mild hybrid a benzina da 140 CV, disponibile con cambio manuale e, da settembre, anche automatico. Questa versione offre 65 litri di bagagliaio in più rispetto alla full hybrid, che ha subito aggiornamenti delle prestazioni e dei consumi. Il motore a benzina, un quattro cilindri senza turbo, aumenta la cilindrata da 1,6 a 1,8 litri e guadagna l’iniezione diretta.

La potenza cresce da 94 a 109 CV e la coppia motrice da 148 a 172 Nm. I propulsori elettrici rimangono invariati, con uno da 49 CV che può muovere le ruote. La potenza complessiva aumenta da 143 a 158 CV e la capacità della batteria passa da 1,2 a 1,4 kWh.

Per la versione “base” sono richiesti 28.450 euro per la 1.3 e 32.450 per la 1.8. Le versioni più fornite sono solo full hybrid: la Techno, a 33.950 euro, include caratteristiche come la piastra di ricarica per cellulari e il cruise control adattativo. La Esprit Alpine (€ 35.450) offre solo dettagli estetici sportivi e il volante riscaldabile, mentre la Iconic del test (€ 36.950) include di serie funzioni come la guida semiautonoma e il monitoraggio dell’angolo cieco.

Salendo a bordo, il collegamento con il modello Captur è evidente: la plancia è simile, salvo qualche aggiornamento al selettore del cambio. Lo spazio è buono, ma altre rivali offrono maggiore agio. Il tetto panoramico Solarbay, nonostante il costo di € 1.500, è privo di tendina e si oscura elettricamente. Il bagagliaio è ampio e conserva il divano scorrevole, aumentando la capienza da 434 a 548 litri. È disponibile un ruotino di scorta (€ 300), ma ciò riduce la possibilità di abbassare il fondo per ottenere un vano più ampio.

La dotazione presenta alcuni aspetti discutibili, come il clima automatico monozona. Alcuni concorrenti offrono il bizona e mancano i fari a matrice di led. Solo la Iconic include di serie aiuti alla guida; per le altre versioni è previsto un pacchetto a pagamento.

La nuova motorizzazione promette circa il 10% in meno di consumi rispetto alla precedente 1.6. I valori attesi sono di circa 20 km/l in media e 28 in città, completati da emissioni di CO2 di 98 g/km, che permettono di accedere a determinate ZTL senza costi.

La casa ha anche lavorato sull’affidabilità generale e sul funzionamento del cambio robotizzato. La maggiore potenza del motore termico migliora la spinta, in particolare in situazioni di pieno carico, con un miglioramento delle prestazioni da 0 a 100 km/h, scendendo da 10,6 a 9,1 secondi, e un incremento della velocità massima a 180 km/h.

Alla guida, i miglioramenti della nuova gestione elettronica sono evidenti, soprattutto nelle accelerazioni improvvise e nei percorsi tortuosi. Nonostante il percorso di prova non fosse il più indicato, la maggiore spinta ai bassi regimi riduce la rumorosità del motore. Sterzo e sospensioni si dimostrano efficienti, e la funzione B del cambio garantisce un aumento del freno motore, facilitando l’utilizzo in rilascio.


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