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Obbligo targa personale per monopattini elettrici: multe fino a 400€

I monopattini elettrici, pur essendo apprezzati da chi sostiene la mobilità sostenibile, sono spesso malvisti per la loro velocità e il problema del parcheggio non regolamentato. Recentemente, è stato introdotto un decreto ministeriale che stabilisce contrassegni identificativi per questi mezzi, simili a targhe personali.

La riforma del Codice della strada prevede già il divieto di sosta sui marciapiedi per i monopattini. I Comuni possono ora, attraverso specifiche ordinanze, delimitare aree di sosta dedicate, se le caratteristiche del marciapiede lo permettono, garantendo comunque il passaggio sicuro dei pedoni e delle persone con disabilità. La segnaletica verticale e orizzontale è essenziale per indicare le aree di posteggio. In assenza di segnaletica, le coordinate GPS delle aree devono essere disponibili sul sito web del comune. Le sanzioni per il parcheggio irregolare oscillano tra 41 e 168 euro.

Con il nuovo decreto, ogni conducente dovrà dotare il proprio monopattino di un contrassegno identificativo: un supporto plastificato che non è una targa tradizionale. Il decreto specifica le dimensioni (5×6 centimetri), la forma e modalità di posizionamento del contrassegno, che deve avere sei caratteri alfanumerici su fondo bianco riflettente. Il contrassegno deve essere applicato in un modo visibile, preferibilmente al centro del parafango posteriore o nella parte anteriore del piantone dello sterzo, a un’altezza compresa tra 20 centimetri e 1,20 metri dal suolo. Sono in corso discussioni con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato riguardo ai costi di produzione e vendita.

Si sottolinea che il contrassegno sarà associato alla persona, non al veicolo, poiché i monopattini non sono registrati nell’Archivio nazionale veicoli e non possiedono un numero di telaio. Le violazioni relative all’assenza del contrassegno potrebbero comportare sanzioni da 100 a 400 euro.


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