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Nuovi incentivi per l’auto elettrica: ecco cosa sapere.

Ritornano gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche. La misura è contenuta nella revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ed è mirata a “incentivare il futuro della mobilità attraverso automobili a basso impatto ambientale”.

Il programma prevede la sostituzione di 39.000 veicoli a combustione interna nelle aree più inquinate, con un finanziamento di 597 milioni di euro provenienti dai fondi per le colonnine di ricarica.

Vincolato quindi alla rottamazione, il nuovo Ecobonus sarà attivo fino al 30 giugno 2026 per le famiglie a basso reddito; sono previsti 11.000 euro per Isee fino a 30.000 euro e 9.000 euro per Isee fino a 40.000 euro.

Il flop delle colonnine

La domanda è: perché questo cambiamento? I motivi principali sono due. Innanzitutto, il Pnrr prevedeva 639 milioni di euro per l’installazione di 21.255 punti di ricarica, di cui 13.755 in città e 7.500 in strade extraurbane principali e secondarie.

Tuttavia, i tre bandi per l’assegnazione dei fondi sono quasi andati deserti. A dicembre 2024, solo 96 milioni di euro erano stati assegnati alle imprese, corrispondenti a 2.766 punti di ricarica in città e 1.080 fuori.

Secondo il ministero dell’Ambiente, il motivo è lo scarso interesse del mercato verso la mobilità elettrica, anche se le aziende hanno rilevato criticità nei bandi, come i tempi stretti per i lavori e le difficoltà a individuare le aree idonee.

“Era una misura cruciale per colmare il gap infrastrutturale, ma è stata vanificata da bandi mal scritti. Invece di correggere quegli errori, si è scelto di dirottare i fondi. La mobilità elettrica richiede una strategia integrata: non bastano le auto, servono anche colonnine diffuse e affidabili,” afferma un esperto del settore.

Nuovo piano di rottamazione

Si decide quindi di riallocare le risorse disponibili. Il Governo, con il supporto del gruppo Stellantis, propone di incentivare non solo l’acquisto di veicoli elettrici, ma anche il rinnovo del parco circolante, uno dei più vecchi al mondo.

C’è quindi in programma un piano europeo di incentivi alla rottamazione che favorisca le motorizzazioni full electric e ibride.

I prossimi passi

La revisione del Pnrr, approvata dalla Cabina di regia, dovrà superare il vaglio del Parlamento e della Commissione europea. Successivamente, si definiranno le modalità di applicazione.

“È fondamentale conoscere i dettagli della misura, che influenzeranno i beneficiari e il successo dell’iniziativa. Occorre agire rapidamente per evitare effetti negativi sul mercato,” afferma un rappresentante del settore.

Rimane il rischio di un nuovo “effetto annuncio”, che potrebbe far ritardare le decisioni di acquisto degli automobilisti in attesa dell’arrivo dell’Ecobonus.

Intanto, è urgente agire per evitare di ripetere errori già vissuti in passato, in cui l’operatività dei contributi è stata rinviata, causando un rallentamento della domanda di veicoli nuovi.


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