Musk e Trump distanti: i repubblicani seguono Tesla.


La distanza tra Donald Trump ed Elon Musk continua ad aumentare. Dopo l’uscita del first buddy dall’amministrazione e la decisione di Trump di ritirare la nomina di Musk alla guida della Nasa, le tensioni sono cresciute. Musk ha infatti criticato aspramente la legge di spesa repubblicana, definendola un «abominio disgustoso». Ha espresso rammarico per il voto in favore della legge, descrivendola come «spropositata e scandalosa» e avvertendo che un tale livello di spesa eccessiva porterà il Paese verso la schiavitù del debito.
La portavoce della Casa Bianca ha confermato che Trump non ha intenzione di rivedere la propria posizione sul disegno di legge, mentre esponenti repubblicani del Congresso hanno respinto le critiche di Musk. Il presidente dello Speaker della Camera ha affermato che Musk si sta sbagliando e che le sue preoccupazioni potrebbero derivare da interessi personali, poiché la legge non contempla agevolazioni per l’industria dei veicoli elettrici. Il leader della maggioranza al Senato ha minimizzato l’impatto delle critiche, sostenendo che alla fine si tratta di raggiungere i voti necessari. Trump desidera firmare il disegno di legge entro il 4 luglio, spingendo il Senato a un’accelerazione del processo.
Il pacchetto legislativo prevede l’estensione dei tagli fiscali già approvati nel 2017 e prefigura un investimento significativo per la sicurezza delle frontiere e la deportazione di immigrati. Si stima che il piano comporterà una riduzione di accesso all’assistenza sanitaria per milioni di persone. Inoltre, include una tassa per le aziende e individui provenienti da Paesi con politiche fiscali considerate discriminatorie. Tuttavia, esperti avvertono che tale tassa potrebbe scoraggiare gli investimenti esteri in un contesto economico già delicato. Nel frattempo, il Congressional Budget Office ha rivisto al ribasso l’impatto della legge sul debito nazionale, stimando che aggiungerà miliardi di dollari alle passività del Paese. Le critiche di Musk hanno dato nuovo impulso ai falchi repubblicani anti-deficit contrari al provvedimento.