Musk dice addio a Trump: «Non merita i miei soldi»

L’imprenditore annuncia il suo disimpegno finanziario da nuove campagne elettorali e rassicura gli azionisti: «Resto Ad per almeno cinque anni»

«In futuro farò molto meno. Penso di aver fatto abbastanza». Queste parole preannunciano un disimpegno dal sostegno politico, in particolare nei confronti di Donald Trump. Il capo di X e Tesla ha risposto a chi gli chiedeva quanto avesse in mente di spendere per le elezioni di mid-term del 2026. La risposta segna una possibile conclusione della collaborazione politica con Trump: «Se vedrò una ragione in futuro per investire in politica lo farò. Oggi non ne vedo». Queste dichiarazioni sembrano indicare un imminente ritiro dal ruolo di co-protagonista dello scenario politico di Trump. Le tensioni tra Musk e Trump si sono intensificate, ad esempio sui temi economici, e la situazione ha alimentato attriti all’interno del governo.

Il crollo di Tesla e la risposta alle «minacce» degli azionisti

Musk deve anche affrontare il calo di uno dei suoi principali asset, Tesla, la cui performance in Borsa e nelle vendite è calata da quando ha intrapreso una strada politica. Gli investitori lo hanno avvertito dell’urgenza di concentrarsi sull’azienda per evitare conseguenze negative. Musk ha smentito recenti voci riguardanti la possibilità che il Cda di Tesla stia considerando di sostituirlo: «Sì, a meno che non sarò morto», ha affermato, rivolgendo un messaggio chiaro sulla sua intenzione di rimanere al timone. Ha cercato di rassicurare anche sul tema delle vendite di auto elettriche, osservando di aver perso potenziali clienti tra i Democratici, ma di averne acquisiti tra i Repubblicani. Ha anche negato di aver avuto contatti recenti con Vladimir Putin, affermando che l’unico incontro risale a cinque anni fa tramite videochiamata. Un eventuale ritiro finanziario non sarebbe gradito all’attuale leadership politica, considerando i cospicui investimenti fatti in passato.