Musk attacca Trump su manovra “folle” e problemi Tesla.

I dubbi sulla manovra, i problemi di Tesla, il miliardario vuole fare presa su ribelli e imprenditori
«Folle e distruttiva»: Musk attacca nuovamente sul fronte politico della legge di bilancio. Sostiene che quella proposta da Trump costerà milioni di posti di lavoro, danneggerà gli Stati Uniti e sarà un suicidio politico per il partito repubblicano. Qualche settimana fa, l’imprenditore, di pessimo umore dopo la sua turbolenta uscita dal governo, aveva descritto la legge di bilancio come un «disgustoso abominio», accusando Trump di essere coinvolto nel caso di Epstein. Dopo la reazione furiosa di Trump, Musk aveva fatto marcia indietro, scusandosi e rimanendo in silenzio, almeno in ambito politico.
Tuttavia, anche lui, volatile come Trump e diffusore di post notturni, ha cambiato rotta: probabilmente pentito della sua moderazione. Ora torna all’attacco, apparentemente per due scopi: da un lato, mettere in difficoltà Trump e dimostrare di avere presa su alcuni deputati e senatori, dall’altro, ricompattare il fronte degli imprenditori della Silicon Valley che hanno continuato a collaborare col governo anche dopo la sua uscita.
Musk denuncia una legge che sovvenziona «le industrie del passato», citando una nuova sovvenzione per i produttori di carbone. Trump, nell’intervista alla Fox, minimizza, definendo Musk un bravo ragazzo fisso sull’auto elettrica e deluso per la mancanza di incentivi per Tesla.
La nuova offensiva potrebbe derivare anche dalle difficoltà imprenditoriali di Musk. Potrebbe servire a distogliere l’attenzione dalle sfide di Tesla e dall’esodo di alti dirigenti, stanchi delle bizze e delle assenze di un capo che ha perso parte del suo carisma e ora è criticato dagli ambientalisti.
Dopo la testa delle risorse umane e altri, ha fatto notizia l’uscita di Afshar, considerato l’uomo delle soluzioni. Le difficoltà si sono rivelate troppo grandi, e recentemente Afshar aveva elogiato Trump per il supporto ricevuto. Oggi, si chiude un secondo trimestre in cui le vendite globali diminuirebbero del 10%.
Cinque mesi di calo e nessuna possibilità di recupero a breve, senza nuovi modelli per contrastare la crescente concorrenza cinese. I robotaxi, secondo Musk, sembrano un obiettivo lontano, con Waymo di Google in vantaggio.