Automotive

Multe quasi un miliardo, arriva la stretta sugli autovelox.

Contro gli autovelox “fatti per fare cassa”. Recentemente è stata avanzata una proposta per obbligare i Comuni a segnalare ufficialmente tutti i dispositivi attivi nel loro territorio. In caso di inadempienza, gli autovelox non potranno funzionare.

Questo intervento mira a garantire trasparenza e sicurezza, prevenendo anche potenziali abusi. Si fa riferimento a una richiesta di un censimento completo di dispositivi come speedcam, tutor e autovelox.

Nonostante ciò, la situazione rimane problematica.

Infatti, gli autovelox operano in un contesto confuso, dove regnano situazioni ambigue. Le sentenze della Cassazione impongono l’omologazione formale degli strumenti, non solo una semplice approvazione ministeriale; le registrazioni comunali mostrano tuttavia entrate da multe in crescita. Questo è stato evidenziato recentemente, con il dato che nel 25% dei Comuni i proventi da multe per eccesso di velocità sono aumentati.

Un’ulteriore complicazione deriva da una sentenza della Cassazione che ha stabilito che gli autovelox devono essere omologati e non solo “approvati” dal Ministero delle Infrastrutture. Questa decisione ha portato all’annullamento di migliaia di verbali. Nel frattempo, il Ministero ha bloccato un decreto che avrebbe dovuto regolare la situazione e ha dichiarato “automaticamente omologati” tutti gli autovelox approvati dal 2017, imponendo lo spegnimento di quelli non a norma.

A giugno è entrato in vigore un decreto che introduce nuove regole riguardo a dove, come e quando installare gli autovelox, limitando gli abusi. Anche se i Comuni hanno avuto tempo per adeguarsi, resta il dubbio su quale sia la procedura corretta, il che potrebbe portare a numerosi ricorsi.

Nel frattempo, le entrate comunali continuano a crescere. Nel 2024 i ricavi da multe hanno superato il miliardo di euro, con una porzione considerevole proveniente dagli autovelox. Tra i Comuni capoluogo, Firenze, Milano e Bologna si sono distinti per gli incassi più significativi; non mancano però anche piccoli comuni che hanno registrato introiti elevati rispetto alla popolazione.

In conclusione, la situazione riguardo agli autovelox rimane complessa e le recenti normative non sembrano garantire la risoluzione dei problemi esistenti. Inoltre, ci sono cambiamenti in vista per il pagamento del bollo auto, che dovrà avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione, per l’intero anno, a meno che non siano stabilite scadenze diverse dalle regioni.


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