La “prima volta”: l’inizio delle sorelle giapponesi.

Le origini del mito
Intese oggi come le “4 sorelle nipponiche”, Suzuki, Kawasaki, Honda e Yamaha nacquero in contesti e da radici assai differenti. Suzuki iniziò come fabbrica di telai all’inizio del Novecento, dedicandosi alle due ruote solo nel 1952. Yamaha nacque nel 1955 come un’emanazione della Yamaha Corporation, nota per la produzione di strumenti musicali. Honda, fondata nel 1948, entrò nel mercato delle due ruote con la Dream D-Type del 1949. Infine, Kawasaki Heavy Industries, che aveva maturato esperienza nel settore navale e ferroviario, progettò la sua prima moto (la B8 125) solo nel 1962. I primi modelli usciti dalle fabbriche nipponiche furono fondamentali per i successi e le tradizioni sportive di ciascun marchio.
Honda – la Dream D-Type (1949)
Presentata nell’agosto del 1949, la Dream D-Type fu la prima vera moto di Honda. Fino ad allora, l’azienda aveva sperimentato vari motori ausiliari per biciclette, ma la D-Type segnò l’esordio come costruttore di moto. Era dotata di un motore monocilindrico 2 tempi da 98 cm³, capace di circa 3 CV a 5.000 rpm, abbinato a un cambio a due marce con frizione semiautomatica. Con un telaio a canale di lamiera pressata e sospensioni telescopiche, si presentava già come una moto moderna. Tuttavia, a causa dell’evoluzione del mercato verso motori più silenziosi, la D-Type venne sostituita dalla E-Type, primo modello con motore 4 tempi. La Dream D resta leggendaria come prima creazione motociclistica di Honda.
Suzuki – la Power Free (1952)
Lanciata nel 1952, la Power Free fu la prima moto prodotta da Suzuki. Era essenzialmente una bicicletta motorizzata, dotata di un piccolo monocilindrico 2 tempi da 36 cm³ che erogava circa 1 CV a 4.000 rpm, fissato al telaio di una bicicletta standard. La versatilità della trazione, con tre modalità di marcia (pedalata assistita, pedalata normale e solo motore), fece riscontrare un grande successo, aprendo la strada al modello seguente, la Diamond Free del 1953, che ottenne vittorie in numerose gare in salita.
Yamaha – la YA-1 “Akatombo” (1955)
Prodotta dal 1955 al 1958, la YA-1 fu la prima motocicletta della Yamaha Motor Co. Soprannominata Akatombo per la sua livrea rosso-rame su telaio nero, era equipaggiata con un monocilindrico 2 tempi da 123 cm³ raffreddato ad aria e un cambio a 4 rapporti. La YA-1 colpì per le prestazioni, vincendo la gara in salita sul Monte Fuji del 1955 e altre competizioni, segnando un impatto sportivo immediato per Yamaha.
Kawasaki – la B8 125 (1962)
La Kawasaki B8 125 fu la prima moto interamente progettata e realizzata da Kawasaki Heavy Industries. Introdotta nel 1962, montava un monocilindrico 2 tempi da 125 cm³ da circa 11 CV a 8.000 rpm, con un cambio a 4 marce. Caratterizzata per la solidità costruttiva e un design semplice, la B8 si imposò rapidamente tra i pendolari giapponesi degli anni ’60 e fu usata anche come base per la prima moto da cross di Kawasaki, la B8M “Red-Tank”.