La nuova Alfa Romeo potrebbe perdere le sue radici italiane.

Essere italiana è stato un punto di forza, ma ora le cose stanno cambiando.
Ci sono aziende che si legano profondamente a un popolo, e il rapporto tra Italia e Alfa Romeo è tra i più speciali. Il Biscione ha creato una serie di vetture che si sono affermate nel mercato e hanno conquistato il cuore degli appassionati.
Negli anni, il colosso italiano ha vissuto una storia tumultuosa, passando di mano in mano fino a diventare parte di Stellantis. Questo gruppo ha ambizioni internazionali, non limitate al mercato locale, e la creazione di maxi gruppi è spesso motivata dall’esigenza di unire diverse aziende per ridurre le spese.
Tuttavia, questo ha portato a vetture che variano poco tra loro, suscitando critiche. Forse proprio per questo motivo è stata presentata la futura Alfa Romeo Giulia, pur con un logo differente.
Dodge Charger Sedan: somiglianze con la nuova Giulia?
All’interno di Stellantis c’è anche Dodge, uno dei colossi americani, che ha creato alcune delle più belle auto al mondo. Ora, con la sua Charger Sedan, sta guadagnando ulteriore notorietà.

Si tratta di una berlina rivoluzionaria, completamente elettrica, con due motori elettrici in grado di erogare 670 cavalli. La vettura si basa sulla piattaforma STLA Large.
Le prestazioni permettono accelerazioni da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi, ma l’autonomia è deludente, con solo 387 km percorribili con una ricarica. Molti ritengono che, da un punto di vista estetico, questa potrebbe essere la base per la nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, presentando un design che non ha nulla da invidiare.