La moto perfetta per ogni tipo di terreno: il nostro test

Lanciata per la prima volta nel 1986, la Honda Transalp è diventata un’icona nel panorama delle moto da viaggio. Sebbene le sue prestazioni non siano mai state straordinarie (50 cavalli) e il suo comportamento dinamico non fosse impeccabile, la Transalp ha sempre brillato per la sua affidabilità e il comfort, qualità che l’hanno resa una moto ideale per le lunghe avventure. Con un motore V2 inizialmente piuttosto pigro, e un sistema frenante più che simbolico, il suo successo si è fondato soprattutto sulla resistenza e sull’incredibile capacità di adattarsi a qualsiasi situazione. Con il passare degli anni, Honda ha aggiornato la moto, aumentando la cilindrata a 647 cm³ nel 2000 e successivamente portandola a 680 cm³ nel 2008, introducendo l’iniezione elettronica. Nonostante questi miglioramenti, la filosofia della moto è rimasta la stessa.

Nel 2023, la Transalp ha subito una vera e propria rivoluzione: l’introduzione del bicilindrico in linea della Hornet 750, il nuovo telaio e una forma più moderna hanno trasformato completamente la moto, dando vita a una nuova versione commerciale. Ora, nel 2025, la Transalp New Age si aggiorna ulteriormente, con un restyling estetico e modifiche pensate per correggere alcuni difetti riscontrati nei modelli precedenti.
Primo contatto con la Honda XL 750 Transalp 2025

In passato, non ero un grande fan della Transalp. Come per altri modelli, l’ho sempre trovata sovrastimata in relazione alle prestazioni e al comfort generale. Dopo aver apprezzato la Honda Hornet 750, ero curioso di vedere come si sarebbe comportata la Transalp nella sua nuova versione. Questa rappresentava l’opportunità ideale per colmare questa lacuna.
Fin da subito, la nuova Transalp ha impressionato positivamente. La versione precedente aveva il faro che sembrava sproporzionato, ma il nuovo design è decisamente più espressivo, con fari a LED migliorati e un look che richiama la tradizione Honda, specialmente nella colorazione bianco/rosso/blu. L’estetica è decisamente ben curata, con dettagli che non lasciano nulla a desiderare. Nonostante piccole imperfezioni come la sella che tende a piegarsi rapidamente, la moto presenta un equilibrio visivo convincente.

Comodità e praticità in sella
La sella comfort è progettata per lunghi viaggi, offrendo un’ottima larghezza e un comfort visibile, aumentando l’altezza della sella di 20 mm rispetto ai 850 mm di base, senza problemi per il mio metro e 77. Una volta in sella, il cruscotto TFT da 5 pollici si è rivelato chiaro e pratico. Il sistema di connessione tramite RoadSync consente di controllare il telefono tramite il comando a sinistra, intuitivo ma un po’ difficile da usare con guanti invernali.

Il sistema di mappature motore offre quattro modalità preimpostate (Rain, Standard, Sport e Gravel), con regolazioni personalizzate di trazione e freno motore. La modalità User Mode permette di personalizzare le impostazioni. La moto assicura una posizione di guida naturale, rendendo comodo il controllo anche in situazioni impegnative.
Performance in città e autostrada
In ambito urbano, la Honda Transalp si comporta bene. Il bicilindrico è morbido e facilmente gestibile a bassi regimi, consentendo di muoversi senza intoppi. Il shifter funziona in modo fluido, anche a bassa velocità. Le sospensioni offrono comfort continuo, assorbendo buche e ostacoli, con una posizione di guida che facilita la gestione del traffico. La maneggevolezza sorprende, nonostante peso e altezza.

In autostrada, la protezione del corpo è buona grazie alla bolla alta che riduce il vento, anche a velocità elevate. La moto è stabile e priva di vibrazioni, con una risposta del motore solida e un consumo di carburante ragionevole, attorno ai 5 litri per 100 km. Consente viaggi lunghi senza problemi di comfort o stabilità.
Off-road e strade secondarie

Nel tratto off-road, la Transalp non delude. Pur non essendo progettata per l’Hard Enduro, su tracciati sterrati ben mantenuti si comporta bene. Attivando la modalità Gravel, la moto diventa più giocosa, con il motore che risponde più aggressivamente, mantenendo sempre il controllo grazie all’ABS disattivato sul retro. Sebbene il peso si faccia sentire nei terreni difficili, la moto dimostra buon equilibrio e sospensione per gestire le condizioni non asfaltate.
Conclusioni
La Honda XL 750 Transalp 2025 ha compiuto enormi progressi rispetto al modello precedente. La messa a punto del motore, il miglioramento delle sospensioni, e l’equilibrio generale la rendono una moto polivalente, capace di offrire prestazioni eccellenti su strada e fuoristrada. Anche se presenta alcune imperfezioni, come la mancanza di regolazioni manuali della bolla o piccole imprecisioni nel cambio di modalità, è una scelta solida per chi cerca una moto da viaggio comoda, versatile e prestante.