Automotive

La mobilità futura ha radici nel passato.

La mobilità del futuro ha radici nel passato, con esperimenti di elettrificazione, digitalizzazione, connessione, guida autonoma e smart city già avviati in alcune aree italiane alla fine del secolo scorso. Questi trend rappresentano una “rivoluzione silenziosa” che sta cambiando i paradigmi della mobilità.

L’acronimo C.A.S.E coniato nel 2010

Il tema è approfondito in una recente pubblicazione dedicata alla mobilità digitale. L’acronimo C.A.S.E. (Connected-Autonomous-Shared-Electric), coniato nel 2010, rappresenta i principali elementi di questa trasformazione. Tuttavia, l’industria automotive europea ha ceduto terreno a quella americana e cinese, trovandosi a inseguire.

La mancanza di un “sistema” integrato ha ostacolato il coordinamento tra ricerca, industria, informatica, robotica e telecomunicazioni. Le iniziative europee si sono sviluppate in maniera frammentata, dando vita a una competizione piuttosto che a una cooperazione, il che ha portato a conseguenze significative.

La mobilità elettrica e digitale

Nonostante le difficoltà, il percorso verso la mobilità elettrica e digitale è segnato. L’obiettivo è quello di integrare energia, veicoli elettrici e smart city. Le stazioni di ricarica, come le City Plug, rappresentano un’innovativa soluzione per dotare ogni stallo di parcheggio urbano di possibilità di ricarica.

In merito alla rete di ricarica, è emersa una certa criticità riguardo il piano infrastrutturale finanziato con il Pnrr, a causa di vincoli temporali e procedure burocratiche lunghe e complesse.

Una ricetta per sviluppare la mobilità in Italia

Nonostante le sfide, gli operatori continuano a investire in nuove installazioni, con la consapevolezza che il ritorno economico arriverà solo con un aumento della domanda di veicoli elettrici. Attualmente, si è ancora lontani dalla media di diffusione di oltre il 15% di auto elettriche registrate nei principali Paesi europei.

Per recuperare il ritardo, sono proposte misure quali sgravi fiscali per le aziende che elettrificano le flotte, semplificazione delle procedure per l’installazione delle colonnine e promozione di una filiera europea per la produzione e il riciclo delle batterie, oltre alla riduzione dei costi energetici.

La mobilità del futuro è parte di un processo di transizione che va accompagnato con visione e strategia.


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