I 20 migliori flybridge da 11 a 12 metri: anni ’90 in auge


Benvenuti nella sezione speciale “BAM 35 Anni”. Presentiamo articoli “cult” tratti dall’archivio di Barche a Motore a partire dal 1990. Un viaggio nel tempo tra storie introvabili, anche nel vasto mare di internet, per esplorare momenti epici della nautica a motore.
Tutti i Flying Bridge da 11 a 12 metri
Da Barche a Motore 1990, n.1, marzo, pag. 76-82.
Nate per la pesca d’altura, oggi queste barche, soprattutto in Mediterraneo, sono molto diffuse. Ecco cosa offre il mercato e le differenze tra i vari modelli.
Nel 1948, nei Cantieri Rybovich di Palm Beach, venne varato il primo esemplare di barca a motore con Flying Bridge, evoluzione della barca sportiva da pesca. Inizialmente progettato per garantire al pilota elevate condizioni di visibilità durante le battute di pesca, il flying bridge si rivelava uno strumento efficace per affrontare pesci esperti, consentendo di ridurre il tempo di combattimento cospicuamente.
Oggi, il flying bridge ha ampliato la sua funzione ed è diventato un elemento quasi imprescindibile nella scelta di una barca da crociera. In questo primo numero, si esplorano imbarcazioni che rappresentano il culmine dei sogni di molti diportisti, come gli yachts cabinati con flying bridge da 11 a 12 metri. Gli scafi consentono crociere di media percorrenza, evitando soste frequenti per rifornimenti. Il pescaggio contenuto consente di esplorare calette esclusive, mentre le qualità marine permettono di affrontare condizioni di vento senza eccessive difficoltà a una velocità di crociera di 12-16 nodi.
La varietà di modelli disponibili è ampia, dal long cruiser semi-dislocante capace di attraversare un oceano, al flying bridge più sportivo, con diverse caratteristiche e stili che soddisfano ogni esigenza. Le imbarcazioni sono motorizzate tra i 400 e gli 800 cavalli, tutte bimotore, con consumi variabili tra i 60 e i 120 litri all’ora. L’autonomia, dipendente dalla capacità dei serbatoi, è un fattore cruciale. Le carene presentano diverse forme che influenzano non solo la velocità di planata ma anche il modo di affrontare il mare. Si possono avere carene a V con angoli di 18 gradi per una navigazione più morbida, oppure a V meno accentuata (circa 13 gradi) per una maggiore velocità.
Gli interni, spesso caratterizzati da design moderni in plastica e metalli lucidi, accolgono anche influenze tradizionali con legni lavorati a mano. Comfort e privacy sono imprescindibili, riservati principalmente all’armatore e a un paio di ospiti. La strumentazione è generalmente personalizzabile, mentre le attrezzature incluse nella base del modello possono variare, specialmente nelle fasce di mercato più basse.