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Distanza di sicurezza e sanzioni: prevenzione o eccesso?

BELLINZONA – È stata presentata un’interrogazione al CdS per richiedere una riflessione sulla severità delle sanzioni per il mancato rispetto della distanza di sicurezza in Ticino, che spesso portano alla revoca della patente.

Ci si interroga se l’attuale approccio sia più punitivo che preventivo, configurandosi come un eccesso di repressione. Si pongono domande sul numero di controlli automatici, le revoche di patente, gli importi delle multe, i margini interpretativi e la correttezza delle misurazioni.

Si esprimono anche preoccupazioni riguardo all’impatto economico delle revoche e alla mancanza di un approccio più educativo e graduale, in particolare per le infrazioni minori.

L’interrogazione chiede un riesame delle linee guida e un riequilibrio tra prevenzione e sanzione. Si sottolinea che la sicurezza stradale è una priorità, ma non dovrebbe sfociare in automatismi repressivi privi di buon senso. È necessaria una politica della mobilità che distingua tra disattenzione e pericolo reale, evitando punizioni sproporzionate per ogni errore.


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