Decisione intelligente o spesa avventata?

Nel 2025, molti si interrogano sull’opportunità di abbandonare il diesel per la benzina. Le limitazioni ambientali e le nuove normative sulle emissioni spingono verso un cambiamento, ma la scelta è complessa. Analizziamo quali aspetti considerare prima di decidere.
Perché abbandonare il diesel?
Possedere un’auto diesel oggi è simile a tenere una vecchia videocassetta: ha avuto il suo periodo d’oro, ma non si sposa più con le esigenze attuali. Sempre più città limitano l’accesso ai veicoli diesel, in particolare quelli immatricolati prima del 2011, che sono considerati altamente inquinanti.
A questo si aggiungono i costi di manutenzione, più elevati per i motori diesel rispetto agli altri, con pezzi di ricambio costosi. Anche il prezzo d’acquisto tende a essere superiore rispetto a un veicolo a benzina. Tuttavia, chi percorre lunghe distanze continua a ritenere il diesel interessante per comfort e consumi ridotti, soprattutto su tratte autostradali.
La benzina è realmente un’alternativa valida?
Gli aspetti positivi della benzina sono evidenti: meno restrizioni alla circolazione, costi di manutenzione inferiori e un prezzo iniziale generalmente più basso, sebbene questa differenza stia diminuendo. Tuttavia, ci sono controindicazioni da considerare.
Un’auto a benzina consuma mediamente il 15-20% in più rispetto a un diesel, e il carburante ha un costo maggiore al litro, anche se la differenza sta diminuendo. Per chi percorre molti chilometri, questo comporta una spesa annuale maggiore.
Inoltre, c’è la questione dell’autonomia: un motore diesel consente di percorrere distanze superiori con un pieno. Chi è abituato a viaggi lunghi senza soste frequenti al distributore può trovare questo aspetto decisivo.
Conviene cambiare nel 2025?
Non esiste una risposta universale a questa domanda. La decisione dipende dallo stile di guida personale. Se si percorrono meno di 15.000-20.000 km all’anno, soprattutto in città, un’auto a benzina, magari ibrida, può rivelarsi una scelta giusta.
Se, al contrario, si è spesso in viaggio o si è pendolari, e l’auto diesel è ancora conforme alle normative, potrebbe essere utile mantenerla per un po’. Chi vive in aree con limitazioni ambientali dovrebbe considerare alternative più ecologiche.
Uno sguardo al futuro
Il diesel non è ancora da considerare superato, ma il suo futuro appare incerto. Con la crescente presenza delle Zone a Basse Emissioni (ZFE) e l’ampliamento delle proposte ibride ed elettriche, è possibile che il panorama automobilistico cambi radicalmente nei prossimi anni.
Prima di scegliere, è utile riflettere su: quanti chilometri si percorrono annualmente? Quali sono le condizioni di guida principali? E quali spese si prevedono a lungo termine? Le risposte a queste domande sono essenziali per una decisione consapevole.