Automotive

Da citycar a SUV: il grande remake dell’anno.

È diventata enorme. Nata come una piccola supercar, ora si è trasformata in un SUV. Nessuno la riconosce più.

Giunta alla terza generazione, l’auto di cui si parla non ha più nulla dell’originale. Mentre molte Case cercano di mantenersi fedeli al primo modello nelle evoluzioni successive, in questo caso il costruttore ha rivoluzionato ogni aspetto per adeguarsi alle nuove tendenze di mercato. Una vera delusione per chi cerca un’auto compatta, ora costretto a esplorare opzioni limitate.

Un noto produttore asiatico ha scelto di abbandonare il formato citycar, per adottare quello più spazioso da SUV, rispondendo così alle esigenze di utenti attenti alla robustezza e allo spazio per passeggeri e bagagli, rendendo una delle sue vetture più apprezzate praticamente irriconoscibile, nonostante il primo rilascio risalga al 2010.

Nuovo look e tanta tecnologia

La prima automobile a zero emissioni diffusa globalmente è ora pronta a debuttare nei concessionari completamente rivisitata, nonostante le vendite della seconda generazione siano state buone, toccando quota 700mila unità. Se il motore più potente ha conquistato gli automobilisti, il brand giapponese punta a fare ancora meglio.

Con una lunghezza di 4,53 metri, larghezza di 1,81 metri e altezza di 1,55 metri, vanta un passo di 2,69 metri che assicura comfort e maneggevolezza. Esteticamente si notano le maniglie a filo carrozzeria e i cerchi, disponibili in lega da 18 pollici nella versione base e da 19 pollici nella top di gamma. All’interno, troviamo una strumentazione digitale e un display per l’infotainment, entrambi da 14,3 pollici, con tutti i servizi Google integrati.

Sul fronte propulsore, le opzioni disponibili includono: una variante da 177 cv e 345 Nm di coppia o una da 218 cv e 355 Nm di coppia massima. La variante meno potente raggiunge i 160 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi; quella più prestazionale, pur mantenendo lo stesso spunto massimo, riduce il tempo da 0 a 100 a 7,6 secondi. L’autonomia dichiarata è rispettivamente di 436 e 604 km.

La ricarica può essere effettuata con presa fino a 11 kW in corrente alternata e fino a 150 kW in corrente continua, riducendo il tempo di ricarica dal 20 all’80% a soli 30 minuti. L’uscita sul mercato è prevista per il 2026.


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