Automotive

Costretti a scegliere cinese, famiglie senza alternative.

0 incentivi per la rottamazione, poiché il modello era troppo recente nonostante i 240.000 km. 0 ecobonus per la transizione elettrica, data l’esaurimento delle risorse con il click day e l’assenza di prospettive di rinnovo. La rete di vendita delle concessionarie grandi è inadeguata, limitandosi a offrire prodotti finanziari per modelli come Panda o Alfa Romeo Junior. Spesso ci si sente dire da concessionarie importanti: “qui non abbiamo nulla per voi, né nuovo né usato”.

I prezzi dei veicoli commerciali ibridi di Ford, Opel, Citroen e simili sono inaccessibili per una famiglia, fortemente orientati a imprese e partite IVA che possono beneficiare di detrazioni fiscali. Le famiglie devono affrontare costi elevati, con rate mensili superiori a 1000 euro (come nel caso del Ford Transit, anche con sconto per famiglie numerose).

La scelta di un marchio cinese è stata una necessità, una non scelta. Tuttavia, si è rivelata positiva, con alcuni pro e contro.

Pro: costo contenuto, bollo a zero, accesso in aree a basse emissioni, risparmio sul rifornimento con contratto A2A ed Electrip a circa 45c/kw, spazio per tutti e ottima manovrabilità. Dimensioni ridotte, minori di una station wagon, ma con abitabilità migliorata.

Contro: la capacità della batteria è sufficiente per la mobilità urbana, ma limita gli spostamenti a lungo raggio. Alcuni dettagli, come le balestre posteriori, sono datati ma funzionali. La velocità di ricarica, sia in AC che in DC, è limitata a 7 e 45 kW, il che non sfrutta appieno la rete di ricarica rapida, sebbene permessa una ricarica dal 20% all’80% in 30/40 minuti.

In conclusione, l’offerta del mercato europeo punta troppo sui profitti legati ai volumi di vendita con prodotti standardizzati, che non soddisfano le reali esigenze. I prezzi di vendita, sia per il nuovo che per l’usato, sono inaccettabili. Le limitazioni ambientali colpiscono in modo indiscriminato, ignorando le necessità individuali.

I mercati asiatici offrono alternative valide a prezzi accessibili, nonostante le sanzioni sull’importazione. Si avverte la necessità di interoperabilità e modularità per interventi semplici e sicuri sui veicoli elettrici. La rete di ricarica è gestita in modo discutibile da lobby che decidono in base a ciò che le loro marketing personas possono permettersi.

Non si può tornare indietro. L’unico modo è adattarsi al presente per migliorare il futuro, ma le sfide vengono ampliate per rendere questo processo il più difficile possibile.


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