Automotive

Codacons denuncia: «Autovelox indiscriminati, incassi non trasparenti».

ROMA – È gravissimo che in Italia non esista un censimento degli autovelox installati lungo le strade. Questa situazione è segnalata da una nota associazione, in relazione a un emendamento che obbligherebbe i Comuni a indicare il numero di apparecchi sul territorio. Il ritardo delle amministrazioni locali nella comunicazione dei dati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta causando conseguenze significative. Infatti, in mancanza di dati ufficiali, il ministero ha dovuto ritirare e rinviare il decreto sull’omologazione degli autovelox. Di conseguenza, molte multe elevate da apparecchi approvati ma non omologati vengono annullate da prefetti e giudici di pace. Ci si interroga se i Comuni non siano consapevoli del numero di autovelox installati o se i ritardi nella comunicazione siano legati ai proventi derivanti dagli autovelox, che potrebbero esser messi a rischio dal decreto atteso dal ministero.

Il 59,4% dei dispositivi fissi installati sulle strade italiane risulta validato prima del 2017, mentre per i dispositivi mobili la percentuale sale al 67,2%. Secondo stime non ufficiali, il numero totale di autovelox fissi e mobili in Italia sarebbe attualmente di 10.221. Riguardo ai proventi per gli enti locali, solo nelle 20 principali città italiane gli autovelox hanno garantito incassi superiori a 62 milioni di euro lo scorso anno.


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