Class action contro Xiaomi SU7 Ultra per problemi al cofano

Oltre 400 proprietari della Xiaomi SU7 Ultra si stanno organizzando per fare causa all’azienda. Se aveste speso circa 5.200 euro per un accessorio della vostra auto, che poi risulta sostanzialmente inutile e non svolge le funzioni promesse, come vi sentireste? Così devono essersi sentiti i proprietari di una Xiaomi SU7 Ultra che avevano scelto un cofano in fibra di carbonio con doppi condotti dell’aria “funzionali per migliorare l’aerodinamica e il raffreddamento“. Il costo? 42.000 yuan, circa 5.200 euro. Il problema? Test effettuati da alcuni utenti hanno rivelato che questi condotti per l’aria sono per lo più solamente estetici. In effetti, il cofano motore non presentava differenze strutturali rispetto a quello di serie e dai condotti non passerebbe l’aria, con un guadagno termico minimo se non nullo.

XIAOMI SI SCUSA MA NON BASTA

Ovviamente ai clienti che hanno speso una somma considerevole per questo optional, tale scoperta non è piaciuta. Xiaomi ha ammesso che effettivamente la descrizione del prodotto era ambigua e ha offerto 20.000 punti fedeltà e la possibilità di tornare al normale cofano in alluminio. Questa proposta è stata giudicata da molti come inadeguata per un componente che doveva migliorare le prestazioni. Inoltre, i tempi di attesa per ricevere il cofano standard sembrano essere lunghi. Per alcuni, le scuse non sono sufficienti e si chiede che l’azienda si assuma le proprie responsabilità. Se i test di terze parti confermeranno il mancato funzionamento dei condotti, potrebbero esserci sanzioni per pubblicità ingannevole secondo la legge cinese sulla pubblicità.

RISCHIO CLASS ACTION

I clienti insoddisfatti stanno pensando di passare all’azione, organizzando una class action per ottenere un risarcimento completo. Già oltre 400 persone sarebbero pronte a raccogliere i fondi necessari per intentare una causa legale. Questa situazione evidenzia la crescente insoddisfazione verso il modello top di gamma. Recentemente, la SU7 Ultra è tornata al centro dell’attenzione a causa della decisione di limitare le prestazioni, consentendo ai clienti di sfruttare il potenziale della vettura solo in ambiti specifici come la pista. Anche in questo caso ci sono state proteste e un passo indietro da parte dell’azienda, che ha portato a un aggiornamento OTA per ripristinare le massime prestazioni.