Automotive

BYD debutta nel mercato moto, sfida Honda e Ducati.

Linee di montaggio, banchi prova, galleria del vento: un grande colosso cinese si prepara a produrre in scala anche per le due ruote. Sarà l’attacco finale della Cina?

La notizia è significativa: un gigante del mercato si appresta a entrare nel settore moto. Questo è notevole perché questo nome ha una lunga storia, iniziando con la produzione di batterie nel 1995 e passando alle auto elettriche e ibride. Nel 2025 ha superato i concorrenti per numero di auto vendute, con un fatturato che si avvicina ai 100 miliardi di euro, pari a quello di Honda nel complesso di auto e moto, e molto più grande rispetto a marchi come Piaggio o colossi emergenti come Loncin e QJ Motor.

Un gigante dell’automotive

Questo attore del mercato non si limita a lavorare sulla tecnologia, ma punta forte sulla “scala”, producendo su larga scala per ridurre i prezzi. La nuova “gigafactory” in costruzione a Zhengzhou dovrebbe avere una superficie superiore a quella di città come Napoli o San Francisco, e l’azienda afferma che sarà sostenibile.

È chiaro che una realtà del genere può creare scompiglio, come dimostrano i recenti tagli ai prezzi in Cina, compresi abbattimenti del 20%-35% su un listino già competitivo, che hanno messo in crisi altre case automobilistiche cinesi. Questo approccio sta suscitando preoccupazioni e discussioni nel mercato, e ci si augura che non si ripeta nel settore moto.

Espansione nel settore motociclistico

Parte della strategia include l’apertura di nuovi mercati, in particolare quello delle due ruote per uso urbano, che in Asia registra numeri enormi. Pur avendo inizialmente negato l’intenzione di entrare nel settore, sembra ora pronta a farlo.

Con l’acronimo Build Your Dreams, è nata come produttore di batterie e continua a sviluppare chimica alternativa alla variante dominante. Compensa la minor densità energetica delle sue celle lavorando sull’impatto e l’integrazione dei componenti nel corpo del veicolo. Il rafforzamento dei propri componenti interni la rende una delle aziende più integrate globalmente.

Investimenti in R&D e alleanze strategiche

Ci si trova di fronte a un’azienda ambiziosa e orientata a progetti di grande portata. Per entrare nel settore moto, che non conosce del tutto, ha iniziato a formare alleanze con piccole aziende, preferibilmente occidentali, per lavorare su progetti condivisi. È avvenuto, ad esempio, con un produttore di scooter elettrici, frutto di questa collaborazione.

Mentre questo produttore si occupa della parte progettuale, l’azienda in questione ha già aperto una linea di assemblaggio per scooter, allestendo nel tempo ulteriori linee complete di banchi prova e un centro R&D dotato di banchi per testare sospensioni e aerodinamica.

Impatti sul mercato motociclistico

Cosa ci si aspetta? Il settore motociclistico presenta ancora molte peculiarità ed è meno avanzato nel percorso di elettrificazione rispetto a quello automobilistico. Pur non temendo la competizione con neanche i marchi di lusso, sembra non intenzionata a sfidare brand come Ducati e Honda nel breve periodo.

È probabile che non si allontani dal suo “core business”, cioè i veicoli elettrici pratici per la mobilità individuale. Tuttavia, con la sua grandezza, può anche espandersi in nuove direzioni, portando la concorrenza del settore moto a un livello superiore. Mentre colossi come QJ, CFMOTO e Loncin rappresentano già una sfida, questo nuovo attore potrebbe alterare ulteriormente il panorama competitivo.


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