Batterie a stato solido non pronte, rallenta la transizione.

C’è un problema con le batterie allo stato solido.
Le auto elettriche oggi affrontano diverse problematiche, tra cui i costi elevati, che rappresentano un ostacolo significativo alla diffusione dei veicoli a zero emissioni.
Un’altra questione è quella delle batterie, spesso criticate per essere poco avanzate e potenzialmente pericolose. Le batterie allo stato solido sono considerate da molti una possibile soluzione per il futuro dell’industria elettrica.
Tuttavia, esistono opinioni contrarie. Alcuni sostengono che queste batterie presentino controindicazioni. Tra questi, un esponente di spicco del settore esprime forti dubbi sulla loro commercializzazione.
Secondo queste valutazioni, la disponibilità delle batterie allo stato solido è ancora lontana. Durante un’intervista, è emersa l’idea che attualmente queste batterie non funzionino bene, presentando problemi di durata e di sicurezza, sebbene ci sia un supporto per il loro sviluppo.
Criticità delle batterie allo “stato solido”
Il vantaggio principale di queste batterie sarebbe l’uso di litio metallico puro per l’anodo, ma insistono grandi ostacoli tecnici. Gli ingegneri hanno tentato di risolvere tali problemi, ma le prove indicano che le soluzioni trovate fino ad ora non sono soddisfacenti.
Altre problematiche
Un ulteriore aspetto critico è l’espansione del litio durante i cicli di carica e scarica, che danneggia le batterie e ne riduce la longevità. La durata è limitata a pochi cicli di carica, sollevando dubbi sulla sostenibilità commerciale di queste tecnologie, oltre ai rischi di sicurezza in caso di incidente.
Di fronte a queste difficoltà, si sta orientando la ricerca verso batterie semi solide e agli ioni di sodio.