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Auto ibride in Italia: apprezzate, ma serve maggiore chiarezza.

Il mercato delle auto ibride in Italia è in crescita, ma presenta una situazione complessa e frammentata, generando incertezze tra consumatori e operatori del settore. Secondo una recente ricerca, il mercato italiano conta 762 varianti ibride, distribuite su 244 modelli offerti da 48 marchi automobilistici. Questa ampia offerta è accompagnata da una notevole diversità tecnologica.

Le ibride non ricaricabili rappresentano una parte significativa delle vendite: il 44,9% delle immatricolazioni nei primi quattro mesi del 2025, rispetto al 35,9% a livello europeo nel primo trimestre dell’anno. Per le Plug-in Hybrid, la capacità media delle batterie è di 20,3 kWh, con un’autonomia elettrica media di 78,9 km. In termini di alimentazione, il 77% dei modelli ibridi è a benzina, il 22% a gasolio e lo 0,3% bifuel GPL/benzina.

La ricerca mostra una sostanziale eterogeneità nei criteri di classificazione: sono state analizzate 13 metodologie, individuando 9 parametri diversi. Il criterio più utilizzato (in 7 casi) è la capacità del motore elettrico di muovere l’auto senza il supporto del motore termico, ma questa informazione non è attualmente prevista nelle procedure di omologazione. L’unica distinzione normativa valida a livello europeo è tra ibridi ricaricabili e non ricaricabili dall’esterno, una semplificazione che rende difficile per i consumatori valutare le reali capacità elettriche dei veicoli ibridi.

Il mercato delle auto nuove in Italia comprende 762 varianti ibride, con la maggior parte costituite da Mild Hybrid, seguite da Plug-in Hybrid, Full Hybrid e Range Extender. Un sottogruppo emergente, definito Middle Hybrid, include 65 varianti Mild Hybrid capaci di procedere in modalità elettrica a bassa velocità, rappresentando il 14% dei Mild Hybrid in listino.

Classificazione più trasparente

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La ricerca propone due criteri per una classificazione più chiara delle auto ibride. Nel breve termine, si suggerisce un indice tecnico basato sul “grado di elettrificazione”, calcolato attraverso la potenza dei motori (elettrico e termico) e la massa del veicolo. Nel medio termine, si propone una classificazione basata sull’uso reale su strada, in particolare sulla percentuale di percorrenza in modalità elettrica nelle aree urbane, distinguendo tra Full, Middle e Mild Hybrid.

Le categorie esemplificative sarebbero:

  • Full Hybrid: almeno il 60% di percorrenza a motore a combustione interna spento;
  • Middle Hybrid: tra il 30% e il 59% di percorrenza a motore a combustione interna spento;
  • Mild Hybrid: tra lo 0% e il 29% di percorrenza a motore a combustione interna spento.

Questa proposta non può essere applicata nel breve termine a causa della mancanza di un contesto tecnico e regolamentare adeguato.


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