Aumenta l’autonomia della Nissan Leaf sostituendo la batteria.
La Nissan Leaf di prima generazione è stata una delle prime auto elettriche a conquistare un pubblico ampio. Con un’autonomia adeguata per gli spostamenti urbani e una manutenzione semplice, ha rappresentato una svolta. Tuttavia, i modelli più vecchi, con oltre 15 anni di storia, iniziano a mostrare l’usura delle batterie, che hanno perso parte della loro capacità rispetto ai 30 kWh originali.
Oggi è possibile migliorare questo veicolo mediante il retrofit con batterie più grandi provenienti dal modello di seconda generazione.
Questa operazione può essere effettuata anche a casa, come dimostrato da esperti del settore. Sono necessari strumenti come martinetti idraulici, cavalletti e altri attrezzi. Il processo richiede circa tre ore.
Il video
Dopo aver reperito una batteria da 62 kWh di un modello più recente – compatibile con la Leaf di prima generazione -, è necessario costruire un set di staffe metalliche e modificare ulteriori due staffe con un saldatore.
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È necessario anche un nuovo fusibile pirotecnico, nuove molle posteriori, vari bulloni, un lettore OBD e un ponte CAN, un componente utilizzato per ingannare il sistema elettronico dell’auto, facendo credere che la nuova batteria sia quella originale. Infine, può essere necessaria una certa programmazione software, con abbondante documentazione disponibile.
Il risultato
Completato il processo, il risultato è evidente: la prima generazione della Nissan Leaf, con la batteria da 30 kWh, aveva un’autonomia dichiarata di 107 miglia (172 km); con la batteria da 62 kWh del modello di seconda generazione, l’autonomia raggiunge le 228 miglia (367 km).
Questo aggiornamento rappresenta un miglioramento significativo, considerando i costi. Una Leaf usata ha un prezzo medio di circa 4.000 dollari, a cui si aggiungono 5.000-10.000 dollari per la batteria da 62 kWh, portando il totale a 9.000-14.000 dollari.
