Approvato il piano del governo sui fondi del Pnrr.

Il governo italiano intende destinare parte delle risorse del Pnrr per incentivare l’acquisto di auto elettriche. Questa misura fa parte di un pacchetto di 67 richieste approvate dal Consiglio Ue Economia e finanza, Ecofin, e prevede la creazione di un programma nazionale dedicato a privati e piccole imprese.
Il programma mira a rinnovare il parco veicoli con modelli a zero emissioni e sarà finanziato trasferendo risorse da un intervento esistente sulle infrastrutture di ricarica. Questa scelta, però, potrebbe limitare il supporto necessario per le nuove stazioni di ricarica, fondamentali per il mercato delle vetture ecologiche.
Il documento approvato non fornisce cifre specifiche, ma si segnala che gli investimenti per lo sviluppo dell’economia circolare e per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale ammontano a 1,2 miliardi di euro.
Riforme in atto
Le modifiche al Piano nazionale di ripresa e resilienza comprendono 67 interventi complessivi. Il valore totale degli aggiornamenti si attesta a 194,4 miliardi di euro, con un contributo europeo fissato a 71,78 miliardi e prestiti invariati per 122,6 miliardi.
Alcune richieste di modifica sono dovute a cali nella domanda o a cambiamenti nel contesto economico, come nel caso dell’idrogeno per l’industria pesante e di alcune interconnessioni elettriche. Altri interventi hanno subito rallentamenti a causa di problemi nelle catene di approvvigionamento, colpendo in particolare le infrastrutture ferroviarie, con la necessità di rivedere tempistiche e obiettivi.
Settore ferroviario
Le infrastrutture ferroviarie rimangono un aspetto centrale del piano, ma alcuni progetti dovranno affrontare ritardi. Modifiche sono state richieste per sette interventi chiave, tra cui le linee ad alta velocità e il potenziamento delle reti metropolitane e regionali.
I problemi nelle catene di approvvigionamento hanno portato a rivedere i tempi di attuazione, con un aumento delle connessioni interregionali considerate più flessibili e rapide.
Altre modifiche
Una revisione è stata chiesta anche per il piano sul biometano, influenzato dall’inflazione. Tuttavia, molte modifiche puntano a migliorare l’efficacia degli interventi: 37 misure sono state ridefinite, interessando ambiti dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione alla riforma della giustizia e agli investimenti nella scuola.
Inoltre, 20 misure sono state semplificate per ridurre la burocrazia, senza compromettere le ambizioni del piano. Sono state aggiunte nuove scadenze e obiettivi, come quelli per gli incentivi alle auto elettriche, con la rimozione di altri considerati obsoleti.
Il contributo ambientale del Pnrr alla transizione verde è leggermente aumentato, passando dal 39,4 al 39,5 per cento, grazie a una riallocazione tra misure sul biometano e sull’idrogeno. Il 25,5 per cento del piano rimane dedicato alla transizione digitale.