Trump licenzia il marito di Kamala Harris dal museo dell’Olocausto
Il governo Trump ha escluso Doug Emhoff, marito di Kamala Harris, dal consiglio direttivo del museo dell’Olocausto. Emhoff, consorte dell’ex vicepresidente e candidata alle ultime presidenziali, è stato rimosso insieme ad altri membri del Us Holocaust Memorial Council nominato da Joe Biden.
Emhoff ha definito questa decisione come una manovra politica che ha reso “una delle peggiori atrocità della storia” una questione divisiva. Ha anche comunicato di essere stato avvisato martedì della sua esclusione dal consiglio, responsabile della supervisione dell’Us Holocaust Memorial Museum e delle celebrazioni legate all’Olocausto. “Desidero essere chiaro: la memoria e l’educazione sull’Olocausto non dovrebbero mai essere politicizzate”, ha affermato in una nota. “Trasformare una delle peggiori atrocità in una questione divisiva è pericoloso e disonora la memoria di sei milioni di ebrei assassinati dai nazisti, cui questo museo è dedicato”.
Emhoff, di origini ebree e attivo nella lotta contro l’antisemitismo durante l’amministrazione Biden, ha promesso di continuare a “parlare in modo franco, educare e combattere l’odio in tutte le sue forme, perché il silenzio non è mai un’opzione. Nessuna manovra politica divisiva potrà mai intaccare il mio impegno nella commemorazione e nell’educazione sull’Olocausto o nella lotta contro l’odio e l’antisemitismo”, ha concluso.
Fonte: www.repubblica.it