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9 km in autostrada senza vignetta, multa elevata.

In Italia, se ci si trova per errore in autostrada e il Telepass non funziona, si riceve una multa a casa, con possibilità di regolarizzare il pedaggio in un secondo momento. In Svizzera, la situazione è diversa. Una residente vicino al confine ha vissuto un’esperienza simile: dopo aver preso la rampa sbagliata e ritrovandosi sull’A2 nel Canton Ticino, si è accorta del suo errore dopo meno di 10 km e ha cercato l’uscita più vicina, ma era già troppo tardi.

Due agenti della polizia cantonale le hanno contestato un’infrazione precisa: la circolazione su autostrada senza la vignetta, un adesivo obbligatorio che sostituisce il sistema di caselli. Il costo annuale della vignetta è di 40 franchi, ma la mancanza comporta una multa immediata di 200 franchi, da pagare sul posto tramite POS. La donna ha cercato di spiegare che si trattava di un errore, ma gli agenti non le hanno dato alcuna possibilità né di acquistare la vignetta né di presentare ricorso.

È bastata una piccola distrazione per trasformare la sua giornata in un incubo. Questo episodio mette in luce le differenze nel modo in cui i due Paesi gestiscono le regole. In Italia, errori in buona fede vengono considerati diversamente, mentre in Svizzera le regole sono rigorose, senza spazio per attenuanti.

La rigidità del sistema può garantireordine e rispetto, ma ci si può interrogare su cosa accada quando la severità supera la logica. Punire una distrazione alla stessa maniera di un’intenzionalità può sembrare eccessivo. Alcuni sostengono che un approccio rigido assicuri chiarezza e deterrenza, mentre altri esprimono dubbi sulla capacità di un sistema di non distinguere tra errori involontari e trasgressioni volontarie. Due visioni diverse di giustizia emergono da questa situazione.


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