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Mazda rimuove i pulsanti dalla CX-5: ecco il motivo.

“Squadra che vince non si cambia”. La Mazda CX-5 ha dimostrato di avere un lungo percorso di successi dal suo arrivo nel 2012, con 4.761.329 esemplari venduti. La terza generazione è stata presentata recentemente, presentando un’evoluzione sottile nel design esterno, mentre il cruscotto interno ha subito cambiamenti significativi.

Il cruscotto, caratterizzato da un design minimalista, ha sollevato divisi commenti da parte degli utenti poco soddisfatti dell’assenza di manopole e pulsanti fisici:

“Niente manopole e pulsanti, non la compro!”
“Non c’è modo che si venda senza pulsanti;” “Ora che non ci sono pulsanti, mi sembra un problema;”
“Le funzioni come condizionatore e riscaldamento dovrebbero avere controlli fisici.”

La versione di Mazda

Interrogazioni sulla rimozione dei comandi tradizionali hanno portato a rivelare che l’approccio “quasi senza pulsanti” corrisponde a una preferenza dei clienti.

Mazda ha spiegato che la decisione di eliminare i controlli tradizionali si basa su un studio interno che mostra la preferenza per un grande sistema di infotainment:

‘Abbiamo sviluppato una nuova interfaccia uomo-macchina (HMI) per garantire facilità d’uso e sicurezza nella guida. La nuova CX-5 utilizza un display centrale touchscreen, supportando anche riconoscimento vocale avanzato per gestire funzioni come climatizzazione e audio.’

Vox populi vox dei

Le preferenze dei clienti evidenziano uno spostamento verso un layout digitale, riducendo il supporto per pulsanti fisici essenziali, il che segna un cambiamento di paradigma per l’azienda, che ha storicamente evitato un’eccessiva dipendenza dagli schermi tattili.

La CX-5 2025 non rappresenta il primo passo in questa direzione. La berlina elettrica EZ-6 e il crossover EZ-60 sono esempi di cruscotti semplificati, entrambi privi di elementi tradizionali come la ghiera rotante.

Quale sarà dunque il prossimo corso di Mazda?

Il crossover elettrico EZ-60, non ancora confermato per i mercati internazionali, include un display ancora più grande. Entrambi i modelli derivano dalle origini dei veicoli cinesi venduti dal partner di joint venture di Mazda, Changan, mentre la nuova CX-5 è un impegno completamente in-house.

Via anche la ghiera sul tunnel

La nuova CX-5 abbandona anche la ghiera rotante in stile BMW, seguendo una tendenza già vista in altri modelli, mentre l’adozione di schermi più grandi resta da osservare nei futuri sviluppi dei modelli Mazda. Un’eccezione potrebbe essere necessaria per la prossima Miata (MX-5) e per l’attesa sportiva rotary, poiché uno schermo ingombrante potrebbe risultare scomodo per alcuni conducenti.


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