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Cantiere San Giorgio presenta navi italiane per il Gnl.

San Giorgio del porto ha recentemente consegnato all’armatore la nave Green Heart, destinata al bunkeraggio di Gnl. Questa è la seconda unità realizzata secondo gli standard del green & tech shipbuilding, un settore in crescita a livello globale ma ancora poco sviluppato in Italia. Il cantiere ha deciso di investire in questa direzione.

«Con il varo e la consegna di Pearl e Heart, le prime due navi della linea green, il cantiere ha dimostrato che è possibile riportare in Italia la costruzione di unità complesse tra i 10 e i 180 metri, servendosi di impianti tecnologicamente avanzati e sviluppati su misura in collaborazione con l’armatore. Il gap sul costo della manodopera rispetto al Far East può essere in parte riequilibrato grazie al know-how tecnico italiano e europeo, specialmente nell’integrazione di impianti complessi dove il differenziale di prezzo con l’Asia si riduce.»

Da Piombino a Genova, il trasporto della Green Heart

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Obiettivo: supportare i porti italiani nella sostenibilità

In quest’ottica, «ci siamo dotati delle competenze e delle strutture necessarie per contribuire alla futura rete logistica e infrastrutturale del Gnl e dei nuovi carburanti alternativi, destinati a diventare centrali con l’ingresso in flotta di numerose unità dual fuel entro il 2030. San Giorgio del porto intende, quindi, supportare la distribuzione energetica sostenibile negli scali italiani e del Mediterraneo, allineandosi ai principali porti del Nord Europa.»

«Due anni fa abbiamo istituito la nostra divisione shipping, con Genova trasporti marittimi, non con l’intento di competere col mercato armatoriale, ma per creare un laboratorio progettuale per sviluppare iniziative in partnership con operatori di rilievo, mantenendo la gestione diretta delle navi.»

Scafo realizzato a Piombino, allestimento nel capoluogo ligure

La consegna della Green Heart, con capacità di 5mila metri cubi di Gnl, è avvenuta il 1° luglio. La nave è stata completamente costruita in Italia: lo scafo è stato realizzato a Piombino e poi trasferito a Genova per l’allestimento finale. Si tratta di una nave ibrida ad alta densità tecnologica, dotata di un sofisticato sistema a batterie in grado di coprire fino al 25% della propulsione a zero emissioni, oltre a motori dual fuel, alimentabili a metanolo e biometanolo.


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