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Maggiore manutenzione e controlli per la sicurezza stradale.

Oggi a Milano, presso la Sala Belvedere “Silvio Berlusconi” di Palazzo Lombardia, si tiene un incontro tecnico intitolato “Prestazioni delle barriere: dai campi prova alla strada”. La giornata è un’opportunità di confronto tra istituzioni, gestori, imprese del settore, professionisti, accademici e rappresentanti del mondo giuridico sui dispositivi di ritenuta stradale, con un focus su evoluzione normativa, criticità gestionali, nuove tecnologie e buone pratiche.

Presenti diverse figure istituzionali, tra cui il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l’Assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche della Regione Lombardia, il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e il Direttore di ANSFISA.

Durante l’evento, si ribadisce l’importanza dei dispositivi di sicurezza passiva, come le barriere, nel ridurre le conseguenze degli incidenti. Quando l’impatto è inevitabile, questi sistemi rappresentano una difesa cruciale per contenere danni a cose e persone. È fondamentale garantire l’efficacia nel tempo mediante valutazioni professionali, verifiche sul campo e manutenzione programmata e tempestiva.

Un tema centrale è la disomogeneità territoriale nella gestione delle infrastrutture, poiché le autostrade e le strade statali rappresentano solo il 4% della rete viaria nazionale. Le criticità si concentrano sulla rete secondaria, gestita da enti locali che affrontano difficoltà economiche e organizzative. Alcuni dettagli tecnici degli arredi stradali devono essere sistemati, poiché possono compromettere l’efficienza delle barriere.

Si discute anche il quadro normativo. Nonostante ci siano riferimenti aggiornati, esistono ambiti da migliorare, come le transizioni tra sistemi di dispositivi e le differenze fra condizioni reali di impatto e quelle previste nei crash test. Si propone quindi un gruppo di lavoro con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per armonizzare la normativa in risposta alle esigenze di gestione.

È fondamentale che l’efficacia della normativa sia supportata da adeguata manutenzione degli impianti. Viene sottolineata l’importanza di piani esecutivi per la verifica e l’adeguamento dei dispositivi, specialmente in tratti critici come cavalcavia o strade vicino a canali e pendii.

Per promuovere la cultura della sicurezza, è stata avviata la pubblicazione dei Quaderni di ANSFISA, con approfondimenti su tematiche tecniche e normative. Durante l’incontro si presenta anche un volume dedicato ai dispositivi di ritenuta, che richiedono attenzione in tutte le fasi, dalla progettazione alla manutenzione.

È stato ricordato che la sicurezza stradale richiede un approccio integrato, considerando risorse, formazione e programmazione. È necessario elevare e uniformare gli standard dei dispositivi su tutta la rete, pianificando interventi su situazioni critiche. Si continua a lavorare per costruire norme accessibili ed applicabili, rispondendo concretamente alle esigenze di sicurezza della rete viaria.

È inoltre fondamentale considerare la sicurezza in ogni fase del ciclo di vita delle opere, dalla progettazione alla realizzazione, mantenendo i costi di manutenzione. Le scelte politiche devono garantire risorse adeguate a mantenere le infrastrutture efficienti nel tempo.

Si sottolinea che la sicurezza stradale deve basarsi su evidenze tecniche e misurabili. La collaborazione con enti specializzati è essenziale per garantire l’applicazione delle norme e per la protezione della vita umana. Sono state annunciate anche due novità: il rifinanziamento del Fondo per i piccoli comuni, destinato alla messa in sicurezza di ponti e strade critiche, e il riordino della normativa sugli autovelox per rendere più efficace la prevenzione.


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