Monopattini: Salvini annuncia regole, ma mancano decreti.

“Casco, assicurazione e targa. Con il nuovo Codice della Strada, stop alla giungla dei monopattini“. È dicembre 2024 e a pochi giorni dall’entrata in vigore delle nuove norme, si registrano grandi novità che, però, non hanno prodotto risultati visibili. Il capitolo monopattini elettrici è lontano dalla conclusione. A quasi 7 mesi dalle nuove norme, l’obbligo di targa e assicurazione rimangono ancora lettera morta, in quanto non sono stati pubblicati i decreti attuativi necessari. I dati sugli incidenti mortali che coinvolgono utenti di monopattini non sono confortanti: più della metà dei morti registrati nel 2024 si è verificata in sei mesi.
L’attesa per i decreti attuativi su assicurazione e targa – Secondo la legge 25 novembre 2024, n. 177, “i proprietari dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica devono chiedere un contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile dallo Stato”. Dettagli che devono essere stabiliti da un decreto ministeriale, il quale non è stato ancora emesso. Analogamente, i monopattini “non possono circolare se non sono coperti dall’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi”.
L’obbligo del casco e le norme già in vigore – Le norme in vigore riguardo ai monopattini stabiliscono: circolazione solo nei centri abitati e su strade con limite di velocità fino a 50 km/h; divieto di circolazione contromano; obbligo per i gestori di noleggio di dotare i veicoli di sistemi automatici che ne impediscano il funzionamento al di fuori delle aree consentite; e uso obbligatorio del casco per tutti, senza eccezioni per l’età. Quest’ultima misura sembra essere poco applicata, poiché molte persone nelle grandi città circolano senza casco. Sul tema dello sharing, è bisogno portare il casco per noleggiare il monopattino, ma mancano vani adatti per riporlo. Dall’entrata in vigore delle nuove norme, il settore ha già subito forti ripercussioni, compresi un calo del fatturato e impatti sull’occupazione.
I numeri “incoraggianti” presentati – Nonostante questo, a fine maggio, è stata rilasciata una nota ufficiale che sottolineava i “primi esiti incoraggianti”. Si segnala che il ministero ha informato le autorità sugli effetti delle modifiche alla normativa. Si punta a arginare il trend negativo degli incidenti, migliorando così la sicurezza. Secondo i dati, sembrerebbe esserci una significativa riduzione degli incidenti stradali, con minori vittime e feriti. Tuttavia, si precisa che questi dati si riferiscono solo a certi controlli, lasciando fuori una parte consistente degli incidenti.
I dati sugli incidenti – L’Osservatorio Monopattini ha monitorato gli incidenti e riporta dati non incoraggianti: dal 1 gennaio al 23 giugno 2025 ci sono stati 13 decessi, con una vittima più giovane di 15 anni e una più anziana di 61. In tutto il 2024 i decessi erano stati 20, il numero più alto registrato. La riforma pare non aver raggiunto gli obiettivi di riduzione delle vittime e miglioramento della sicurezza stradale.
“L’organica revisione” futura – Nella nota di maggio non si fa riferimento ai decreti attuativi. Tuttavia, il ministero ha richiesto dati relativi alle infrazioni sui monopattini, considerati utili per una organica revisione del codice della strada. Si evidenzia che la disciplina sui monopattini non è ancora inserita nel codice attuale, e l’obiettivo è di sviluppare una normativa complessiva per la micromobilità. Attualmente, lo “stop alla giungla dei monopattini” appare ancora lontano.