Scusateci, lavoratori di tutto il mondo!

Il nuovo volume “La tomba di Lenin” ricostruisce gli anni del mancato disgelo post-staliniano in Urss e l’autodistruzione del comunismo reale.
È interessante esplorare le intense e documentatissime 800 pagine che raccontano gli anni del mancato “disgelo” post-staliniano in Urss, i personaggi, le idee e le difficoltà di quel periodo. Comprendere il come e il perché dell’autodistruzione del comunismo reale è fondamentale per approfondire la storia.
L’intera società russa fu messa sotto analisi, con molti che cercavano di salvaguardare i valori e l’immagine del bolscevismo del 1917, mentre altri rischiavano tutto per attenuare il disastro. Tra questi, Andrej Dimitrievic Sacharov, fisico premio Nobel e audace esponente del movimento di rinnovamento, insieme a Aleksandr Nicolaevic Jakovlev, voce di punta di questo gruppo. Quotando un suo discorso degli anni Ottanta, si evidenzia come la libertà, pur letta con speranza, fosse accompagnata da un passato di violenze e ingiustizie. Eppure, in Occidente, molti continuavano a credere che in Urss ci fosse il paradiso in terra.
La società russa iniziò un cambiamento profondo. Il linguaggio quotidiano mutò, così come il modo di vestire, e i giovani cominciarono ad ascoltare la musica rock americana, cercando di trovare nelle canzoni parole di libertà. Per ottenere i dischi, si rubavano radiografie usate. Gli ortodossi del comunismo consideravano i Rolling Stones dei nemici. Si credeva che la musica straniera minacciasse il tessuto sociale. Iniziative come il blocco di Elton John all’ingresso in Urss furono tentativi di mantenere il controllo. Allo stesso tempo, le donne vivevano situazioni difficili, costrette a condizioni insostenibili. Le contraddizioni di Solzenicyn offrono ulteriori spunti, evidenziando il suo conflitto tra aspirazioni democratiche e nostalgia per un passato zarista.
Nell’analizzare le idee di Michail Gorbacev, le critiche non mancano. La sua ambivalenza tra il passato comunista e il desiderio di democrazia viene sottolineata. Durante questi anni, un giovane giornalista fece notare che i lettori non avevano mai avuto a disposizione un linguaggio adeguato per un paese civile. L’esito di questa fase storica ha portato all’emergere di Vladimir Putin, influenzando il corso degli eventi successivi.