Automotive

Cambio batterie elettriche: una verità costosa.

Il battery swap, concepito come innovazione, sta rivelando delle problematiche economiche significative.

Tra i principali attori del mercato automobilistico attuale spicca una nota casa automobilistica cinese, specializzata in veicoli elettrici, che ha investito nella tecnologia del battery swap, permettendo la sostituzione rapida delle batterie presso stazioni automatiche.

Questa tecnologia ha guadagnato popolarità tra gli automobilisti che hanno scelto di passare all’elettrico, rappresentando una strategia distintiva che ha contribuito alla notorietà del marchio.

Tuttavia, dopo alcuni anni dalla sua introduzione, sono emerse criticità. Molti utenti abusano del servizio, generando ingenti perdite economiche per l’azienda.

Attualmente, l’azienda gestisce oltre 3.100 stazioni di scambio batterie in Cina, una rete vasta che richiede investimenti notevoli. Tuttavia, questa situazione non risulta più sostenibile.

Criticità legate al battery swap

Ogni stazione ha un costo iniziale di circa 200.000 euro, a cui si aggiungono spese annuali di circa 50.000 euro per manutenzione e gestione delle batterie. Il mantenimento dell’intera rete costa tra 100 e 120 milioni di euro all’anno.

Nonostante le aspettative di profitti, il modello attuale ha portato a un uso improprio del servizio, minando la stabilità economica del progetto. Tra le problematiche emerge l’uso commerciale dei veicoli e la vendita online di accessi al servizio di battery swap.

Strategie adottate per affrontare le problematiche

Per contrastare gli abusi, l’azienda ha implementato alcune contromisure. Dal 2020 ha cominciato a ridurre il numero di cambi batteria gratuiti mensili, portandoli da sei a quattro nel 2023. Inoltre, ha limitato il trasferimento di energia verso dispositivi esterni a 15 kWH al mese. Tuttavia, queste restrizioni si sono dimostrate insufficienti per arginare gli abusi.

Il paradosso è evidente: un sistema pensato per garantire competitività e opportunità di profitto si è trasformato in una fonte di perdite, a causa di un utilizzo non previsto e difficilmente controllabile. La sfida ora è garantire l’efficienza e la sostenibilità dell’infrastruttura.


Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio