Automotive

Mai dire ibrido: “C’è confusione totale tra la gente”.

Il termine “ibrido” risulta troppo vago per descrivere le diverse auto elettrificate, come evidenziato da recenti ricerche.

Le ‘ibridine’, le Mild Hybrid predominano

mai dire ibrido

Questa motorizzazione rappresenta la maggioranza del mercato, ma presenta significative differenze. Si registrano ben 762 varianti ibride in Italia, suddivise tra 244 modelli e 48 marchi. Il 62,3% di queste è costituito da Mild Hybrid (con un apporto elettrico minimo), 9,8% da Full Hybrid, 27,6% da Plug-in Hybrid e 0,3% da Range Extender. Gli ibridi non ricaricabili dall’esterno si avvicinano al 50% di quota nel mercato italiano. La classificazione avviene su 13 metodologie basate su 9 parametri differenti. Per una maggiore chiarezza per i consumatori, sono stati proposti due metodi di classificazione nel breve e medio termine.

Necessità di nuove definizioni per il mercato ibrido

Nel breve termine, si propone un indice oggettivo basato sul “grado di elettrificazione”, considerando la potenza del motore elettrico, quella del motore termico e la massa del veicolo. Dal punto di vista medio-termine, si suggerisce un criterio basato sul comportamento su strada, che misurerebbe la percentuale di percorrenza in modalità elettrica nei contesti urbani. Le categorie proposte sono:

  • Full Hybrid: almeno il 60% di percorrenza a motore a combustione interna spento;
  • Middle Hybrid: tra il 30% e il 59% di percorrenza a motore a combustione interna spento;
  • Mild Hybrid: tra lo 0% e il 29% di percorrenza a motore a combustione interna spento.

Questa proposta non può essere attuata nel breve termine a causa della mancanza di contesto tecnico e regolamentare, mentre i consumatori continuano ad acquistare auto senza avere piena consapevolezza delle loro caratteristiche.


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