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Oltre cento multe a Asti, sanzioni di 28.000 euro

Un tragitto di pochi chilometri, percorso quotidianamente per andare al lavoro, è diventato un incubo da 28.000 euro. Questa è la somma che una guardia giurata a Nizza Monferrato si è vista recapitare sotto forma di multe, accumulate in sei mesi. Il motivo? Una serie di infrazioni per eccesso di velocità, tutte rilevate dallo stesso autovelox, posizionato in modo astuto dietro una curva.

Questa situazione solleva interrogativi su una certa idea di giustizia amministrativa che ha trasformato alcuni tratti di strada in trappole per sanzionare automobilisti. Il tema degli autovelox “strategici” ha suscitato discussione, diventando oggetto di dibattito.

Sei mesi di lavoro, un autovelox e una valanga di multe

La vicenda risale al 2021, quando l’uomo è stato assegnato, tramite la sua società di vigilanza, a un supermercato di Tortona. Questo incarico lo ha costretto a percorrere ogni giorno la tratta fra casa e lavoro, passando per la frazione di Bazzana di Mombaruzzo, dove era posizionato l’autovelox.

Il limite di velocità in quel tratto è di 70 km/h. L’uomo ha riferito di aver superato il limite di pochi chilometri orari, ma ciò non gli ha risparmiato la sanzione. Le prime contravvenzioni sono arrivate nel 2022 e 2023, ma il vero colpo è stato a dicembre, con una lettera contenente centinaia di multe e una somma totale di 28.000 euro.

Una questione di principio, e non solo

Il caso solleva la questione dell’uso degli autovelox. Se è vero che la legge va rispettata, è altrettanto fondamentale che le contravvenzioni “automatizzate” non diventino sproporzionate. Nel tempo, l’applicazione del Codice della Strada ha creato una giungla normativa, in cui i dispositivi per il controllo della velocità sono utilizzati più per rimpinguare le casse locali che per garantire la sicurezza stradale.

Le nuove norme introdotte cercano di affrontare questo paradosso, stabilendo criteri chiari per l’installazione degli autovelox e richiedendo l’autorizzazione prefettizia, specialmente su tratti stradali con bassa incidentalità.

Il ricorso e la speranza

La guardia giurata sta valutando con un avvocato la possibilità di fare ricorso. Si spera di ridurre oppure annullare l’importo, poiché alcune sentenze precedenti hanno dato ragione agli automobilisti in situazioni simili, considerando l’assenza di segnaletica adeguata o la posizione dubbia dell’autovelox come elementi invalidanti. Resta un interrogativo amaro: è corretto che, per pochi chilometri orari e un errore ripetuto inconsapevolmente, si arrivi a cifre simili? E quanto contribuiscono realmente queste sanzioni alla sicurezza stradale? Domande senza risposta.


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