La sospensione della Citroen 2CV: un’eccellenza tecnica.

Tra le soluzioni tecniche adottate nel panorama automobilistico del Novecento, la sospensione della Citroen 2CV si distingue per la sua originalità. Interamente meccanico, il sistema sospensivo dell’utilitaria francese presenta un’intelligente connessione longitudinale tra l’asse anteriore e quello posteriore, su entrambi i lati dell’auto. Una soluzione semplice e geniale, ancora studiata per la sua efficacia e resistenza.
Progettata alla fine degli anni Trenta, la 2CV mirava a offrire un veicolo minimalista, facilmente riparabile e accessibile. Il direttore tecnico, con una sfida di grande impatto, dichiarò che “l’auto deve poter attraversare un campo arato con un paniere di uova, senza romperne nemmeno una”. Questa affermazione, pur facendoci sorridere oggi, catturava l’essenza di un progetto rivoluzionario, pensato per un Paese rurale con strade impervie.

Il sistema di sospensione della 2CV si basa su molle elicoidali orizzontali alloggiate in tubi longitudinali sotto il pianale. Ogni lato dell’auto collega due ruote (anteriore e posteriore) tramite una barra di torsione, permettendo che il movimento di una ruota influenzi l’altra, ammorbidendo il comportamento dinamico e garantendo stabilità. Gli ammortizzatori a frizione regolabile, sebbene semplici, si rivelavano adeguati per una vettura dal peso ridotto di appena 600 kg.
La 2CV era in grado di assorbire le asperità persino dei terreni più accidentati, affrontando strade di campagna e tratti off-road con un livello di comfort sorprendente per l’epoca. Affettuosamente soprannominata “la capretta meccanica”, alcuni la definivano “l’ombrello su ruote”.

Chi ha avuto l’opportunità di viaggiare a bordo della 2CV sa che la sensazione era quella di fluttuare sull’asfalto. Nel corso della sua lunga carriera, la sospensione della 2CV ha subito solo lievi aggiornamenti, mantenendo la sua filosofia originale. Anche modelli come la Dyane hanno adottato lo stesso schema con minime modifiche. Solo in seguito, la casa produttrice avrebbe sperimentato l’idropneumatica, ma la 2CV è rimasta simbolo di meccanica pura, essenziale e funzionale.