Accusato l’ex fidanzato dopo 28 anni.
Oggi è emersa una questione molto seria riguardante la diffusione di informazioni riservate relative alla tutela delle personalità pubbliche, provenienti da un colloquio privato con un sottosegretario. Questi dettagli sono stati divulgati ai media, evidenziando un uso inappropriato delle istituzioni per fini politici. È inaccettabile piegare il funzionamento delle istituzioni a interessi di parte.
È necessario rendere pubblica una lettera riservata indirizzata al sottosegretario e alla presidente del Consiglio riguardo alla decisione di revocare la tutela dell’Aisi. Tale scelta non sorprende, data l’informativa ricevuta in precedenti colloqui. Quest’azione segna un cambiamento nel servizio di protezione, che era sempre stato garantito, senza giustificazioni valide.
Le motivazioni addotte sono poco credibili, soprattutto considerando l’aumento di spese per la tutela di altre personalità. La decisione di modificare la protezione sembra collegata a critiche ricevute in precedenza. Questo comportamento rappresenta un utilizzo arrogante delle istituzioni e merita di essere sottolineato. In passato, non sono state fatte modifiche simili fino a che le critiche non sono diventate più frequenti.
Ci sono stati anche utilizzi impropri degli strumenti di sorveglianza, generando preoccupazione e critiche in merito all’operato del Governo. In occasione di richieste di informazioni, l’atteggiamento della presidente ha dimostrato un disprezzo per le istituzioni. La decisione di dover affidare la tutela a un altro ente, come il Ministero dell’Interno, è inaccettabile se ciò implica una riduzione delle risorse disponibili per la sicurezza dei cittadini.
Se la tutela deve venire meno, occorre prioritizzare il personale necessario per garantire la sicurezza pubblica, evitando che si pregiudichino servizi fondamentali. Với la revoca della scorta, si intende escludere qualsiasi responsabilità in caso di eventuali incidenti futuri, mantenendo però chiare le responsabilità politiche di chi ha preso tali decisioni. Questa situazione non ha precedenti nella storia recente del Governo italiano.