Garlasco, nuova perizia sulla scarpa del killer.
Una consulenza sulle impronte delle scarpe è stata avviata per stabilire il numero e verificare la compatibilità con un indagato nella nuova inchiesta sulla morte di Chiara Poggi. La Procura di Pavia ha deciso di affidare l’incarico a esperti e di effettuare una doppia analisi in laboratori delle forze dell’ordine e centri privati.
Le orme impresse nel sangue sono considerate la firma dell’assassino e hanno avuto un ruolo centrale nei processi a carico di un indagato. Durante i sopralluoghi del Ris nel 2007, sono state identificate sette tracce di suole. Ci sono voluti sette anni per risalire al modello di scarpe dell’omicida, che non sono mai state trovate. L’indagato indossava scarpe di marca diversa quando è entrato nella scena del crimine. Negli atti della difesa emergono nuove domande sulla compatibilità delle impronte con il numero di scarpe dell’indagato.
Dai documenti, risulta anche il racconto di un agricoltore che lavorava nei campi vicini alla villa e potrebbe aver udito un litigio tra la vittima e l’assassino. Recenti analisi hanno portato a concentrarsi sull’indagato, che è stato pedinato. Un anziano si era presentato in un negozio di autoricambi della famiglia dell’indagato, affermando di conoscere la verità sull’omicidio. Anche se l’ipotesi di una discussione tra la vittima e l’assassino è stata presa in considerazione, i pm non hanno ritenuto utile approfondire l’episodio.