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Dimissioni del direttore del teatro Pirandello.

Il produttore coinvolto nell’inchiesta della Procura di Roma sulla presunta gestione di due società affidate a un prestanome, si è dimesso dall’incarico di direttore artistico del teatro Pirandello.

L’attore e regista ha denunciato di essere stato usato come prestanome in due società per evadere il fisco, il quale ora gli chiede 486 mila euro. Il produttore è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma per l’ipotesi di reato di sostituzione di persona.

“Teste di legno e tasse evase”: produttore indagato a Roma

Secondo quanto riportato, il produttore avrebbe offerto un provino all’attore, con il quale era in contatto dal 2006, per un progetto. Successivamente gli avrebbe chiesto di diventare, “per incompatibilità con il Pirandello”, rappresentante legale di due società a Roma. L’incarico è del gennaio 2022. L’attore, nel frattempo, ha ripreso l’attività di palcoscenico, ma ha poi scoperto un debito col Fisco e ha deciso di denunciare.

Nella giornata della notizia, il produttore ha deciso di dimettersi dalla direzione del teatro, colpendo ulteriormente l’evento di Agrigento capitale della cultura.

Dimissioni per tutelare la fondazione

“Ho appreso con sgomento e sorpresa la notizia. Per rispetto nei confronti dell’istituzione culturale nella quale ho investito la mia professionalità e passione, comunico di rimettere, con effetto immediato, il mandato di direttore artistico del teatro Pirandello”. Con una lettera inviata al cda e al presidente, ha ufficializzato la sua decisione.

Aggiunge: “Preciso che non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito ai fatti narrati. La mia decisione è quindi frutto di un processo doloroso, ma consapevole, volto a tutelare l’istituzione culturale che ho servito e la mia immagine personale e professionale”.

“Confido che venga fatta piena luce sui fatti, affinché la verità emerga senza lasciare spazio a equivoci che possano offuscare anni di dedizione e servizio alla cultura”.

Intervento della fondazione Pirandello

“Apprezziamo il gesto del produttore che, pur essendo la vicenda estranea all’attività culturale della fondazione, ha scelto di rimettere il proprio mandato per tutelare l’immagine del Teatro Pirandello, oggetto di inappropriati accostamenti mediatici”. Lo ha comunicato la fondazione Pirandello in una nota.

“Ringraziamo per il lavoro svolto e per la responsabilità dimostrata con questa decisione, motivata dalla volontà di preservare il buon nome dell’istituzione. La fondazione Teatro Pirandello continuerà a operare con serenità e determinazione, impegnata a garantire un’offerta artistica di qualità”.


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