Strage Viareggio, Moretti condannato a 5 anni in Appello.
Un ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie dello Stato è stato condannato a 5 anni di reclusione per un incidente avvenuto alla stazione di Viareggio nel 2009 che ha causato la morte di 32 persone. Durante l’udienza era presente l’imputato, mentre fuori dal tribunale si trovavano i familiari delle vittime in attesa della sentenza.
Al processo d’appello ter per la tragedia di Viareggio, è stata confermata la condanna a 5 anni per l’ex amministratore delegato, tra i 12 imputati per i quali i giudici erano stati chiamati a quantificare le condanne in base a circostanze attenuanti. Le pene inflitte nel precedente processo d’appello erano state annullate dalla Cassazione che aveva rinviato il caso ai giudici del secondo grado per determinare la condanna. Tra gli imputati figurano anche altri manager, con pene che variano da 2 a 6 anni di reclusione.
Difensore: “Amareggiati e delusi, faremo ricorso”
Durante l’udienza precedente, un sostituto procuratore generale ha chiesto di confermare le pene, sottolineando che nessun imputato ha mostrato segni di ravvedimento o ha offerto risarcimenti alle famiglie delle vittime, evidenziando inoltre tentativi di minimizzare le proprie responsabilità.
Presidio dei familiari
Davanti al palazzo di giustizia, i familiari hanno esposto cartelloni con i volti delle vittime della strage, chiedendo giustizia e solidarietà con i lavoratori delle Ferrovie. Manifestano la loro presenza costante durante le udienze per rivendicare verità e giustizia.
L’incidente del 2009
Il 29 giugno 2009, un treno merci deragliò causando la fuoriuscita di GPL, che innescò un’esplosione distruttiva. L’incidente si concluse con 32 vittime e ingenti danni a case e negozi nei dintorni.
I processi
Nel corso di oltre 150 udienze nei diversi gradi di giudizio, sono stati esaminati i dettagli del processo. Anche se il principale imputato potrà beneficiare della prescrizione, la sentenza attuale non chiude il caso, che richiederà ulteriori valutazioni da parte della Cassazione.