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«Visite inquietanti: il racconto delle vittime di Sgroi»

Un medico e sindaco di Rivolta D’Adda (Cremona) è accusato di violenza sessuale aggravata su almeno quattro pazienti.

«Sembrava eccitato. Ricordo la sua faccia, ho avuto incubi per mesi». Questa è una delle testimonianze contenute nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti domiciliari un gastroenterologo di 70 anni. Il caso è emerso il 14 maggio 2024, quando una giovane di 23 anni si è presentata in caserma dopo una visita al Centro medico polispecialistico di Pozzuolo Martesana. Secondo quanto riferito, la giovane ha denunciato di aver subito commenti molesti durante la visita, durante la quale il medico le avrebbe fatto osservazioni inappropriate, come «Hai un bel fisico» e «Sei carina». Durante un’ecografia addominale, avrebbe poi subito abusi fisici.

Le indagini su cellulare e pc del medico

Al termine dell’esame, il medico avrebbe salutato la giovane con un inopportuno «Ciao piccolina», ordinando alla segretaria di farle uno sconto sul pagamento. La giovane ha raccontato l’accaduto a un amico, e sua madre l’ha descritta come «impietrita e paralizzata» ai carabinieri. Le autorità hanno avviato un’indagine, sequestrando i dispositivi elettronici del medico, tra cui cellulare, tablet e computer. Sono emerse altre tre vittime che inizialmente avevano scelto di non denunciare per vergogna e paura di non essere credute. Una di loro ha descritto il medico come «un uomo molto potente». Secondo l’autorità giudiziaria, durante le visite, il medico eseguiva pratiche non compatibili con un normale esame gastroenterologico e, al termine, lasciava alle pazienti il proprio numero personale, invitandole a contattarlo su WhatsApp per eventuali controlli.


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